La notizia: il
21 novembre dello scorso anno il consiglio comunale ha “preso in carico” le due
ultime assegnazioni di fondi per la ricostruzione post terremoto 1980, una di
400 mila euro ed una di 200 mila euro. Tuttavia s’ignora a che punto è la
ricostruzione. S’ignora anche a quale nominativo o numerino della relativa
graduatoria si è giunti. Purtroppo il Comune ha praticamente “oscurato” la
questione; tra l’altro -e violando una precisa disposizione normativa- non ha
neppure pubblicato all’albo pretorio i provvedimenti con cui ha elargito i
contributi, anche quelli per la ricostruzione, e ciò ovviamente ha impedito di
avere in merito una benché minima informazione. Intanto, l’assegnazione di
questi ultimi fondi prova che ci sono ancora pratiche da finanziare. Quindi,
l’arrivo dei complessivi 600 mila euro rappresenta una buona notizia per i
titolari delle pratiche in graduatoria; ma chissà ora –in piena campagna
elettorale- quale uso se ne farà. E’ facilmente intuibile! Ricordo che in tutte
le competizioni elettorali –anche in occasione delle ultime- l’annosa e
trentennale vicenda del terremoto è stata argomento elettorale. Nel 2009 è
stata inserita nel famoso protocollo d’intesa sottoscritto dall’allora
candidato sindaco Ventucci e dal Comitato Civico il Ponte; ricordo che era il
17° dei “20 punti per Ponte”. Cosa prevedeva? Prevedeva che, in caso di
vittoria elettorale, entro 36 mesi dall’insediamento tutte le pratiche
sarebbero dovute essere evase. E’ evidente che un tale impegno sarebbe stato
subordinato alle effettive risorse finanziarie intanto erogate dallo Stato. Ma
è altresì evidente che sull’argomento è nel frattempo mancata trasparenza ed ogni
opportuna informazione. Silenzio assoluto, anche in occasione della seduta
consiliare del 21 novembre scorso non c’è stato nessun confronto e dibattito
tra maggioranza e minoranza. Tutto è stato approvato rapidamente e agilmente, anche
la destinazione di complessivi 24 mila euro, accantonati (distratti) per non
precisate attività di un non meglio noto ufficio terremoto. E’ vero che la
normativa prevede di poter accantonare somme per altre attività connesse alla
ricostruzione, ma credo che sarebbe stato conveniente capire a quali attività saranno
poi destinate. Non solo, ma sarebbe anche opportuno sapere se poi con i
restanti 576 mila euro saranno finanziate tutte le pratiche pendenti. Anche in
passato sono stati accantonati fondi. Indovinate a quanto ammontano
complessivamente i vari accantonamenti? Vi aiuto io. Dal 1994 ad oggi sono 202
mila euro! Per quali finalità, attività sono stati utilizzati? Anche su questo
punto vi aiuto io: per comprare nuovo arredo, nuovi computer e stampanti per
l’ufficio tecnico comunale, per retribuire i dipendenti comunali per “progetti
obiettivi” programmati per l’esame delle pratiche del terremoto, per pagare i
gettoni di presenza dei componenti delle apposite “commissioni del terremoto” e
… anche per acquistare l’autovettura in dotazione all’ufficio tecnico comunale
(ora non più in uso ed in attesa di … rottamazione). Ora i 24 mila euro accantonati
a novembre a cosa serviranno?
Ponte, 3
aprile 2014 giacomo
de angelis
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