BENVENUTI

La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

giovedì 17 gennaio 2019

L’affettuoso saluto ad un amico, Giuseppe BOSCAINO.








Giuseppe, Pinuccio, Peppino,

questi i nomi con cui Ti ho da sempre chiamato e nominato. 

Tre diversi nomi, ma tutti per indicare e chiamare una sola Persona, un Amico.

Pinuccio, dopo la visita di stamane per salutarTi e per esprimere cordoglio e vicinanza alla Tua Famiglia, ho deciso di scriverTi per fissare nella mente e nel tempo qualche spontaneo e dovuto pensiero d’affetto.

E scriverTi serve anche a me per elaborare la Tua dipartita.

Sono pochi pensieri, ma –e Tu mi conosci- sono sostanziali, sinceri e non di circostanza; siamo molto concreti e diretti, noi due.

La triste notizia, quella del Tuo decesso, l’ho intuita e, poi, temuta. 

E’ arrivata comunque inaspettata, anche se purtroppo la Tua situazione clinica era oramai critica. 

La Tua notoria determinazione e pure l’amore della Tua famiglia non sono bastati per scongiurarla.

Purtroppo, con rassegnazione umana e cristiana, dobbiamo accettarla.

Sappi -però, Peppino- che le persone care continuano a vivere, sia pure in un’altra dimensione.

Anche Tu continuerai a vivere,  in ciò che hai realizzato nella vita terrena e anche nel ricordo e nei pensieri di coloro che hanno condiviso con Te pagine della Tua vita, in particolare, Famiglia e Familiari tutti che ora vivono, comunque, il dolore del Tuo distacco terreno.

Sei stata una Persona perbene, un Amico corretto e disponibile.

Bastano queste poche, ma significative parole per definirTi e incorniciare ciò che hai realizzato e ciò che ricorderemo di Te.

A confermare tale opinione sono le tantissime persone che son venute oggi a salutarTi, e non solo del Tuo paese, ma anche di altre comunità, come quella di Ponte in cui Tu e la Tua famiglia vi siete inseriti e di cui siete parte concreta, positiva.

Sul e nel lavoro, poi, caro Giuseppe non hai cambiato personalità e comportamento; sei stato un affidabile collega che nelle attività svolte ha dimostrato e confermato capacità, responsabilità e correttezza.

E ad esserTi vicino oggi ho visto tanti Tuoi, nostri, colleghi, a conferma e dimostrazione che hai lasciato  ottimi ricordo e esempio.

Giuseppe, Pinuccio, Peppino, termina qui la mia scrittura; anche la sintesi era una Tua qualità.

Con affetto.

Ponte, 17 gennaio 2019                    giacomo de angelis



giovedì 10 gennaio 2019

LETTERA APERTA al SINDACO di PONTE: RIPROPONGO BUON SENSO, anziché sensi unici!







Sig. Sindaco,

non avrei voluto utilizzare anche questa forma di comunicazione, ma non vedo alternative; la QUESTIONE dei sensi unici disposti con tre ordinanze del 26 settembre scorso per l’area cittadina di “Chiana Taverna” sembra essere stata, purtroppo, archiviata nonostante una spontanea mobilitazione cittadina.

Sindaco, la diversa viabilità comporta un’articolata e … deviazione viaria e un allungamento del percorso per raggiungere –tra l’altro- Ponte Alto, la parrocchia, lo stesso municipio e, soprattutto, il presidio di Continuità Assistenziale (Guardia Medica).





Avverso tali ordinanze, l’8 e il 19 ottobre scorso, sono state inviate -a Lei e al responsabile del settore vigilanza- due pertinenti e argomentate petizioni, sottoscritte da circa cinquanta concittadini, anche non residenti nelle tre Vie interessate dai provvedimenti a dimostrazione che il disagio è stato avvertito praticamente dalla generalità dei concittadini.

Con le stesse è stato chiesto l’annullamento delle predette ordinanze ed è stata anche comunicata la disponibilità per un confronto sulla problematica.

In merito, purtroppo, Lei non ha attivato alcuna iniziativa; non ha riconsiderato le ordinanze, non ha ritenuto di confutare i dubbi rappresentati anche sulla regolarità delle ordinanze e della loro concreta applicazione e non ha neppure ritenuto di confrontarsi per convenire e condividere –se ritenute valide e necessarie- eventuali soluzioni alternative.




Ciò sorprende perché il problema esiste e una spiegazione istituzionale sarebbe opportuna se non necessaria.

E sorprende ancor di più se si considera che –per i cittadini- nel Suo programma elettorale è previsto, tra l’altro, il loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano direttamente, l’attenzione degli amministratori per le loro richieste e … la disponibilità e presenza garantita di Sindaco e Assessori.

Sindaco, quale occasione migliore per mettere in pratica tali impegni elettorali e di mandato?

Ad ogni modo, non intendo polemizzare; voglio solo richiamare nuovamente l’attenzione Sua e dei Suoi collaboratori sulla questione, che ora sintetizzo per evidenziarne le contraddizioni e le perplessità che hanno motivato le petizioni:

<<<<< Nell’ordinanza n. 48/2018, quella riguardante la “dominante” Via Roma, si riferisce che –a causa del “parcheggio selvaggio” - si è inteso istituire il senso unico PER (e qui trascrivo papale papale le finalità così come riportate nell’ordinanza) garantire la sicurezza e l’incolumità alla circolazione veicolare e pedonale”.

Purtroppo, come anche Lei saprà, a determinare il cosiddetto parcheggio selvaggio erano le autovetture di qualche residente che allo scopo ha propri spazi e garage. Non erano, dunque, soste determinate dalla presenza di esercizi commerciali.

QUINDI, Sindaco, per arginare tale fenomeno sarebbe stato sufficiente installare il divieto di sosta e farlo rispettare!

Invece, è stata addirittura stoppata un’autonoma e solitaria “opera di repressione” di un componente della Polizia Municipale che era intervento per porre fine al deprecato fenomeno!

Per quanto concerne, poi, le richiamate ordinanze e la loro applicazione, Le sono state rappresentate le paventate anomalie normative CHE "disattenderebbero" il codice della strada e CHE, oltre a pregiudicare la stessa sicurezza della circolazione stradale e a comportare eventuali corresponsabilità, VANIFICANO UN OBIETTIVO dell’ordinanza, QUELLO DI GARANTIRE LA SICUREZZA E L’INCOLUMITA’ PEDONALE!







































INFATTI, non è stato individuato e delimitato il passaggio pedonale (con larghezza non inferiore a un metro, come da c.d.s. art. 157!).

IL MOTIVO? 

In pratica, si è preferito asservire tale spazio alla  ... sosta delle autovetture, diversamente da altra area cittadina per la quale sono stati -ed a giusta ragione!- installati anche dei dissuasori:





Chi ha deciso ciò e chi l’ha avallato ignorano che i pedoni sono anche gli anziani, i bambini, le donne, soprattutto quelle con passeggini, e pure i disabili soli o accompagnati.

E, per finire, Sindaco, come non RIBADIRE l’inopportunità di dirottare un consistente transito veicolare sulla Via Borgo?



Tale arteria è sconnessa e ha problematici restringimenti; tra l’altro lambisce la Scuola dell’Infanzia priva, a sua volta, d’idonei spazi per la sosta e oltretutto non opportunamente “segnalata” (e recentemente sono stati pure rimossi i dissuasori>>>>>.






Ho terminato!

Sindaco, spero che questa mia lettera serva rispolverare le due petizioni e ad attivare un'analisi della questione e delle connesse problematiche.

Saluti.



Ponte, 10 gennaio 2019                            giacomo de angelis

martedì 1 gennaio 2019

Piacere di averti conosciuto, ARON!

Vi presento Aron:
 



Un bel cane pastore tedesco (spero di non dire un'inesattezza, come quella del ... cinghiale di domenica scorsa) che stamane è stato il mio angelo custode durante la mia camminata festiva.

Erano trascorsi pochi minuti dall'inizio della mia prima  “performance” del nuovo anno quando mi par di udire alle mie spalle il rumore dei passetti di un cane.

Mi fido e non mi giro per guardare e accertarmi della sua effettiva presenza.

Ebbene, ci pensa lui a presentarsi; si avvicina e col musetto mi sfiora la mano. 

Mi giro e ... che spettacolo: un bel cucciolotto che si fa subito accarezzare.

Da dove spunta? A chi appartiene?

Mah? 

Guardo intorno e non ci sono altre presenze.

Che fare?  Intanto, una foto per immortalare sto cucciolone. 

Nel farla, però, il cellulare si spegne. 

Porcaccia miseria! La batteria si è scaricata e ... non ho neppure la certezza della foto necessaria per un eventuale post informativo su Facebook.

Ricomincio la mia marcia anche per verificare l’atteggiamento del cucciolotto, che .... s'incammina con me.

Diventa così il mio angelo custode, che ti tanto in tanto mi sgambetta quasi per rallentare la mia marcia ed essere accarezzato. 

Lo assecondo e ... tra un requiem e l'immancabile riflessione laica mi fermo per una carezza.

Sul percorso di rientro inizio a preoccuparmi.

Dove lo lascio? Ma, soprattutto, cosa farà il mio angelo custode? 

Manca, come detto, anche la certezza di una foto per un post di segnalazione!

Alla fine trovo una soluzione: "appena incrocio un automobilista lo fermerò per chiedergli di fotografare il cucciolone e di inviarmene copia".

Ebbene, sono oramai giunto nel punto in cui i nostri passi s'erano incrociati ed ecco che spunta un’autovettura.

Sia lodato! Sempre sia lodato! 

Ad ogni modo, è l'automobilista che si ferma di sua iniziativa!

Tra me e me penso “che combinazione. Eviterò di dovergli ........ intimare l’alt”!

Invece, la situazione si dimostra ancor più favorevole: l’autista è il proprietario del cucciolotto, alla sua spasmodica ricerca!

Che sollievo!!!

Problema risolto.

E così apprendo che il cucciolotto, di nome Aron, s’era improvvisamente allontanato da casa.

Ovviamente i suoi “tutori” s'erano allarmati e mobilitati; e l'intuito di Cosimo ("l'automobilista e co...tutore") si è poi dimostrato vincente.

Ciao Aron:








Ponte, 1° gennaio 2018         giacomo de angelis