BENVENUTI

La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

sabato 29 marzo 2014

VIAGGIO TRA LE INCOMPIUTE PONTESI: L'ASILO NIDO

CONTINUA IL VIAGGIO TRA LE INCOMPIUTE PONTESI. QUESTA VOLTA, TAPPA SUL CAMPO SPORTIVO PER AMMIRARE L'ASILO NIDO!
Anche la storia di questa struttura è lunga ed articolata. Inizia nel 1984, quando il Comune ottiene il primo finanziamento regionale di ben 702 milioni di lire con cui si realizza il 1° lotto (che, ovviamente, non sarà funzionale); nel 1989 arriva il secondo finanziamento, questa volta di 250 milioni di lire e si realizza il 2° lotto (sempre non funzionale); con delibera del 31 dicembre 1996 la Giunta Regionale concede al Comune ulteriori 150 milioni di lire con cui si sarebbe dovuta completare la struttura e renderla –finalmente- funzionante al suo scopo. Ma così non è stato. L'8 aprile del 1999 i lavori sono ultimati, ma bisogna attendere addirittura più di sei anni prima che il progettista nonché direttore dei lavori -l’ingegnere Carlo Camilleri- attesti la regolare esecuzione dei lavori (il 30 gennaio 2006, per la precisione). Nel frattempo la struttura non è utilizzata alla sua destinazione. Perché? Forse per un calo delle natalità rispetto alle previsioni degli anni ottanta, quando praticamente ha inizio quest’opera? O, piuttosto, perché la struttura non è propriamente idonea al suo scopo né ad altri? Più la seconda che la prima ipotesi, come ci confermeranno -e "ingenuamente", come se un eventuale ed opportuno controllo sulla realizzazione e sulla situazione delle opere pubbliche non fosse stato di loro competenza- il sindaco uscente, Mario Meola, e l’attuale sindaco, Domenico Rosario Ventucci. Il primo lo fa nel corso della seduta consiliare del 26 febbraio 2009 (l’ultima del suo mandato) quando prospetta soluzioni: la demolizione dell’Asilo Nido o la sua vendita in quanto “ struttura non recuperabile alla sua funzione”. Sempre per tale ragione, il sindaco attuale –con deliberazione consiliare n. 42 del 30 dicembre 2009- ha proposto il cambio di destinazione d’uso della struttura e la susseguente vendita. Intanto sono trascorsi altri quattro anni, ma la situazione non è cambiata: la struttura è lì, abbandonata ed anche vandalizzata a testimoniare lo spreco di ben un miliardo e centodue milioni di vecchie lire (vecchie, ma pesanti se si considera che i primi settecentodue milioni sono stati concessi a fine anni ottanta!!). Questa è la storia dell’Asilo Nido realizzato sul vecchio campo di calcio. E’, comunque, la dimostrazione dell’illogicità di determinate scelte da parte degli amministratori. Prescindendo poi dalle evidenti problematicità tecnico-strutturali che sono poi emerse, ma quale prospettiva avrebbe mai avuto nella nostra comunità un asilo nido? Il dubbio, ma più che un dubbio, la certezza che ad orientare le scelte di alcuni investimenti pubblici non siano state sempre ponderate esigenze della comunità, ma ben altre logiche sono confermate da vicende come questa. Vox populi dice che “a volte” per ottenere un finanziamento, un finanziamento qualsiasi, ma funzionale per creare presupposti per la vendita di materiali edili, per prestazioni d’opera etc. etc. … ci si rivolge a precostituiti e ben noti staff tecnici, con progetti già confezionati e pronti all’uso e ... finanziamento assicurato. E’ successo anche per questa opera? Bo? Intanto la fetta della torta per il pagamento delle competenze tecniche deve essere stata alquanto sostanziosa, considerando il finanziamento ottenuto, UN MILIARDO E CENTODUE MILIONI DI LIRE. Prima di chiudere questa finestra, devo confessare che -almeno a me- fa sorridere (o, piuttosto, preoccupare?) che amministratori che hanno vissuto e gestito questa ed altre analoghe vicende si ripropongano ora, ed ancora, per continuare ad …. amministrare. MA COSA? 

Ponte, lì 29 marzo 2014                          giacomo de angelis



























Le foto che seguiranno sono indicative della totale noncuranza per un'opera pubblica mai utilizzata al suo scopo e già "condannata alla demolizione", quasi a volerne cancellare la ... vergogna.
Per un breve periodo ha ospitato il presidio territoriale di iniziative socio-assistenziale previste dalla Legge n. 285/1997 in tema di “Diritti e di opportunità per l'infanzia e l'adolescenza". Ecco la ragione di banchi, disegni ed ... altro.
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deòliberazione giuntale 223/1997 pag 1

deliberazione giuntale 223/1997 pag 2



determinazione LLPP relativo allo Stato Finale dei lavori ed alla loro Regolare Esecuzione pag 3

determinazione LLPP relativo allo Stato Finale dei lavori ed alla loro Regolare Esecuzione pag 1 e pag 2

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richiesta di chiarimenti e di atti (mai rilasciati!!!) prodotta dalla minoranza

articolo pubblicato su GAZZETTA di BENEVENTO n.346 del 6 maggio 2006

CC 42/2009 pag 2

CC 42/2009 pag 1

CC 42/2009 parere dell'ufficio tecnico comunale