BENVENUTI

La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

domenica 19 novembre 2017

Servizio idrico: nonostante tutto, una buona notizia per alcuni utenti.


GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO.

La Gesesa continua gestire con estrema disinvoltura (per non dire altro) il servizio e le sue procedure amministrative e contabili.

Lo sta facendo violando la regolamentazione prevista e ANCHE il buon senso, come nel caso dell'asportazione ad ignari utenti del contatore (?):


  
COMUNQUE, DUE NOVITA’ IN ARRIVO:

1. la prima prettamente pontese: 
la Gesesa ha di fatto ammesso di aver applicato il canone depurazione anche a utenti non collegati direttamente o indirettamente all’impianto di depurazione.

Questa fotografia inquadra dove vanno a ... parare gli scarichi fognari di talune utenze alle quali la Gesesa ha finora chiesto il pagamento del canone depurazione:



2. la seconda novità interesserà tutte le utenze idriche nazionali: 

E’, infatti, in arrivo il riordino dei corrispettivi all’utenza finale. In altre parole, con decorrenza 1 gennaio 2018, saranno cambiate le tariffe. 

Lo dispone la deliberazione 665/2017/R/IDR del 28 SETTEMBRE scorso dell’Autorità per l’Energia il Gas e il Servizio Idrico.

Una buona notizia? Dipende.

Ciò premesso, vado ad affrontare i due temi.

Inizio con la questione relativa al canone depurazione e della diversa attenzione che altri Comuni riservano al rapporto con il gestore del servizio idrico.

DUNQUE, alla fine la perseveranza è stata premiata. Ad alcuni utenti del servizio idrico che si sono affidati a questa … Finestra su Ponte la Gesesa, ora, rimborserà il canone depurazione.

Pochi giorni fa, infatti, un incaricato della società ha constatato che mancano i presupposti per la richiesta del canone depurazione.

Ma quanta fatica per indurre la Gesesa al … ripensamento!

Non è facile, infatti, sopperire alle deficienze del Comune, dei suoi uffici –che praticamente si comportano come PONZIO PILATO- e dei suoi amministratori, che invece …IGNORANO o fingono d'ignorare

E pensare che tale situazione e tale atteggiamento vanno avanti dall’inizio della gestione del servizio idrico da parte della Gesesa, dal  2004 (!).

FINORA, nessuno dei preposti (uffici e amministratori, ripeto) ha ritenuto di dover controllarne l’azione e, soprattutto, di contestarne le continue violazioni di regolamento, contratto e normativa.

E così da sempre gli utenti subiscono anche discutibilissime imposizioni.

Di recente, la Gesesa ha addirittura smontato il contatore a qualche presunto moroso. Molti dubbi sulla legittimità nonché sulla opportunità dell'azione:


Ad ogni modo, mentre il Comune di Ponte nicchia, altri Comuni del comprensorio fanno sentire la propria voce di disappunto per l’operato della Gesesa.

E a protestare sono i Comuni del comparto ex Cabib che da poco hanno affidato alla Gesesa la gestione del servizio idrico: VITULANO, PAUPISI E FOGLIANISE 




Il sindaco di Paupisi, Antonio Coletta, è intervenuto a difesa degli utenti ai quali sono pervenute fatturazioni caratterizzate da errori (nell’indicazione e nel calcolo dei consumi, nonché nella titolarità delle utenze); e nell’occasione ha chiesto un tavolo di confronto tre i Comune ex Cabib e la Gesesa per appianare a stretto giro e definitivamente le questioni e le anomalie.

Un tavolo di confronto, dunque, come quello che a Ponte, lo scorso mese di luglio, ha chiesto al Sig. Commissario l’associazione CITTADINI SOCIALMENTE UTILI.
In merito si è ancora in attesa di risposta!

Passo ora alla seconda notizia, quella delle imminenti nuove tariffe idriche.

Come anticipato, dal 1 gennaio 2018 ci saranno nuove tariffe.

In definitiva, ed in estrema sintesi, ci sarà una diversa articolazione delle tariffe che prevederà una quota variabile e una quota fissa.

Quella variabile sarà quantificata secondo un criterio pro capite, basato sul numero dei componenti di ciascuna utenza domestica. In pratica, sarà determinata tenendo conto del numero dei componenti del nucleo familiare dell’intestatario dell’utenza.

Quella fissa sarà indipendente dal consumo; e qui sarà interessante capire entità e criterio.

Ad ogni modo, e non vorrei sembrare pessimista, ho qualche ragionevole dubbio sull'adeguatezza e convenienza di questa nuova tariffazione.

A motivare il mio timore, un passaggio del provvedimento dell’Autorità per l’Energia il Gas e il Servizio Idrico laddove prevede che:

a) nelle more della definizione delle nuove tariffe, la fatturazione iniziale anno 2018 sarà elaborata applicando le attuali tariffe, quelle anno 2017;
b) la fatturazione finale dell’anno 2018 sarà predisposta applicando le nuove tariffe e sarà emessa a conguaglio delle precedenti.

Ebbene, proprio per la fattura finale -quella a conguaglio- l’Autorità prevede che l’utente potrà comunque richiederne la rateizzazione del pagamento.

Questa previsione, e cioè la rateizzazione, almeno per me sembra preannunciare che le nuove tariffe saranno meno favorevole per gli utenti, nel senso che determineranno una maggiorazione degli importi rispetto al 2017.

Spero di sbagliarmi.

Ponte, 19 novembre 2017               giacomo de angelis


  

venerdì 10 novembre 2017

I pedoni che percorrono Via Stazione sono ora più tranquilli e sicuri! Grazie al Commissario prefettizio.

Per due mesi abbiamo convissuto con questa situazione:

   


Una situazione che pregiudicava il transito dei pedoni, che per superare lo sbarramento sono stati costretti a scendere dal marciapiede e proseguire il cammino sulla corsia stradale.

Un evidente rischio, soprattutto nelle ore serali per via della scarsa illuminazione pubblica in quello specifico tratto. 

A nulla era servito qualche pertinente invito a porvi rimedio di questa Finestra, anche se credevo, speravo di sensibilizzare qualche riferimento del Comune.

Così l'altro ieri mattina ho ritenuto di interessare il principale riferimento istituzionale del Comune, il Commissario prefettizio, al quale ho inviato la sottostante e-mail: 

Ebbene, il Commissario ha preso in considerazione la mia comunicazione.

Infatti, ieri, 9 novembre, c'è stato l'auspicato intervento del Comune che praticamente:

1. ha raggruppato i pezzi dei due pali della pubblica illuminazione      sparsi sul marciapiede;
2. ha notevolmente ridotto il transennamento;
3. infatti, ha realizzato un transennamento parziale, liberando parte      del marciapiede in modo da consentire il passaggio pedonale!





Ora siamo tutti più tranquilli!

Ponte, 10 novembre 2017                  giacomo de angelis




sabato 4 novembre 2017

COMUNE DI PONTE: "TOC TOC. C'E' QUALCUNO?".



TOC  TOC.      C'E' QUALCUNO?

Non vorrei urtare la suscettibilità di alcuno, ma l'introduzione intende sintetizzare una  situazione che non è passata e non può passare inosservata, visti i disagi che sta provocando.

Mi riferisco al nubifragio del 15 ottobre 2015 e al mancato ripristino di talune situazioni di precarietà e, anche, insicurezza che permangono.

Sarebbe utile leggere una qualche spiegazione del Comune.

Intanto, anche nel tentativo di smuovere le chete acque, sarebbe parimenti utile la condivisione delle mie perplessità da parte degli ex amministratori e pure dei candidati in pectore

L’unione fa la forza, si dice, ma in campagna elettorale ci sono "unioni e ... unioni".



Per la messa in sicurezza di Palazzo Venezia sono stati realizzati lavori di somma urgenza a monte, sulla scarpata lungo Via Campo Sportivo.

La spesa complessiva è stata di € 610.000,00, IVA compresa.



Ciò nonostante perdurano ancora delle precarietà più o meno rilevanti a monte. 
Non tanto il palo della pubblica illuminazione sospeso nel vuoto a causa dell'erosione del terreno da parte dell'acqua proveniente dal vicino invaso:

quanto un tratto di marciapiede praticamente privo di sostegno. Anche qui a causa dell'azione violenta dell'acqua. 
Qui comunque la situazione è più preoccupante visto che tale tratto non è precluso al passaggio pedonale:





Inoltre, permangono altre situazioni "pendenti" sul capo dei residenti nel centro abitato, tra queste, quella del Vallone Vallocchia che pur ha creato apprensioni e danni a valle. 
Per questa ed altre situazioni al momento c'è solo il progetto preliminare per l'avvio del procedimento presso la Regione per un auspicato finanziamento.

Per le strade rurali, poi, nulla è stato realizzato per il loro ripristino e messa in sicurezza nonostante la giunta municipale avesse avviato il procedimento per l'appalto dei relativi lavori. 

Qui sono stati i residenti e gli imprenditori del posto a rimboccarsi le maniche e a realizzare taluni interventi prioritari:







Ma ritorno nel centro abitato per segnalare, o meglio, per ribadire un'altra situazione ancora in standby che sta creando disappunto a causa del disagio che provoca.

Mi riferisco al ponte sul torrente Alenta, ancora in attesa di ...  ripristino.



La chiusura di questo snodo costringe gli automobilisti a lunghi  quanto snervanti minuti di attesa al  vicino passaggio a livello ferroviario:


In merito, sembra che l’iter delle procedure tecnico-amministrative relative all’auspicato intervento viaggi con tanta, troppa lentezza! 

C’è stata la richiesta di congruo finanziamento; il finanziamento è stato concesso (433.100,00 euro); è stato poi redatto e approvato il progetto esecutivo; sono stati individuati tutti, e dico tutti, i tecnici che a vario titolo hanno e dovranno fornire le loro specifiche competenze; il 24 ottobre del  2016 (un anno fa!) è stata espletata e aggiudicata la gara d’appalto, ma gli auspicati lavori di ripristino si fanno ancora attendere. 
La situazione è in concreto identica a quella del 15 ottobre del 2015!

Stando al cartello apposto sulla parete del prefabbricato del cantiere, i lavori sarebbero dovuti iniziare il 6 febbraio scorso e concludersi il 28 giugno scorso!?

ECCO LA RAGIONE DEL "TOC TOC" ALLA PORTA DEL MUNICIPIO.

Ponte, 4 novembre 2017     giacomo de angelis