Siamo in piena campagna
elettorale. I due “sindaci” (l’attuale e l’ex) sono già scesi in campo; hanno perfino
inaugurato le sedi elettorali. Ognuno sicuro di vincere. Archiviati, dunque,
sia la dichiarazione del 18 novembre scorso con cui il sindaco Domenico Rosario
Ventucci aveva annunciato che non si
sarebbe ricandidato, e sia il finto tentennamento del suo antagonista, il
medico Mario Meola, che già da cinque anni sta programmando e pregustando la
sua eventuale o probabile rivincita. Di altri candidati non v’è traccia.
Pertanto, dopo decenni di pressapochismo amministrativo dei due ultimi sindaci
(impegnati/interessati più a .... gratificare oltremisura gli amici e gli amici degli amici
anziché risolvere compiutamente o almeno in parte i tanti problemi
amministrativi), dovrà perdere ogni speranza chi auspicava la possibilità di un vero tentativo di cambiamento di rotta del
Comune? Chissà? Tuttavia, se i protagonisti sono quelli
che ci stanno amministrando dal 1999, a meno di una folgorante illuminazione
sulla via di Damasco, credo che non vi siano significativi margini di
miglioramento per il paese. Ma tant’è. Occorrerà pur prenderne atto. Comunque, non si conoscono ancora i candidati consiglieri, ma con
molta probabilità occorrerà riporre fiducia in qualche new entry o in qualche consigliere
veterano capace però questa volta di “consigliare” diversamente il futuro sindaco. Intanto, se i competitors (candidati
sindaci e candidati consiglieri) credono di poter arronzare l’elettorale con
roboanti e ben congegnati programmi elettorali sbagliano; innanzitutto dovranno
illustrare agli elettori ciò che hanno realizzato sia come maggioranza e sia
anche come minoranza. Solo prendendo coscienza di quanto già realizzato ed
anche (se non soprattutto) di quanto non fatto si potrà concepire un programma per
il futuro, ovviamente migliorativo.
Ponte, lì 12 aprile 2014 giacomo
de angelis
Nessun commento:
Posta un commento