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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

mercoledì 9 aprile 2014

MONUMENTO AI CADUTI SECONDA PUNTATA: ADOTTIAMOLO

Ritorno sulla vicenda del Monumento ai Caduti, sia per documentare la ricerca effettuata, sia per esprimere una considerazione su qualche condivisibile ed apprezzato commento e sia anche per rappresentare una proposta che ridia decoro al Monumento e rispetto ai Caduti.
La proposta di spostare il Monumento in altro luogo del paese per recuperare spazio utile per il parcheggio a servizio delle esigenze della vicina scuola primaria è un'idea sulla quale ci si può confrontare e lavorare.
In verità questa è stata già ventilata "qualche amministrazione comunale fa"; però non mi risulta che in merito siano state poi prospettate e progettate formali iniziative.
Ad ogni modo, per rimediare alla penuria di posti macchina per le esigenze della scuola, ricordo che circa una decina di anni fa era stato anche redatto un progetto, che -tuttavia- non prevedeva lo spostamento in altra località cittadina del Monumento. Un progetto di cui intanto si sono perse le tracce. 
Comunque, non credo che la sola delocalizzazione del Monumento potrà risolvere il problema del parcheggio. Probabilmente, e prima che fosse autorizzata l'attuale situazione urbanistica della zona, sarebbe stata opportuna una diversa proposta o progettazione idonea a coinvolgere anche i proprietari delle aree eventualmente disponibili ed adatte allo scopo
Intanto, un eventuale spostamento del Monumento (lontano da venire, se si considera che manca al momento qualsiasi riscontro tecnico e formale) non deve far venir meno il rispetto che va sempre assicurato a coloro i cui nomi sono scolpiti sulle lapidi; pertanto, in primis credo che si debba integrare senza ulteriore indugio l'elenco dei Caduti, aggiungendo i "SEI" non elencati. 
Non solo, ma proprio per garantire il decoro del Monumento, proporrei di coinvolgere la vicina scuola. Perché, infatti, non affidare alle allieve ed agli allievi della scuola primaria la pulizia del Monumento e l'impegno della messa a dimora e del conseguente mantenimento di fiori e di piante? Insomma, perché non prevedere e favorire l'adozione del Monumento da parte della Scuola?
Ciò avrebbe una duplice finalità: quella di garantire la rispettabilità del Monumento ed, anche, quella di consentire alla scolaresca di "vivere" davvero e più intensamente il "messaggio" che il Monumento dà a tutti noi, grandi e piccini (e non solo in occasione del 4 novembre!).

Ponte, lì 8 aprile 2014                                      giacomo de angelis

panoramica

Lapide apposta sul Monumento 


Una delle due lapidi.
Tra i Caduti non riportati sulle lapidi figura il Soldato De Angelis Giuseppe. Ad ogni modo, non deve trarre in inganno la presenza su questa lapide di un "Caduto" avente lo stesso nominativo (stesso anno di nascita e stessa data di decesso). Si tratta, comunque, di un particolare caso di omonimia come documentato dallo stralcio dell'Albo, allegato qui di seguito.

 

Seconda lapide
Uno dei tre Militari non elencati sulla lapide: Pica Carmine di Giovanni

Il "dito" indica altro Milite non riportato sulle lapidi: De Angelis Giuseppe di Nicola. Nella stessa pagina (leggermente più sopra) è annotato il nominativo dell'omonimo (paternità, Antonio) che invece è stato elencato sulla lapide.


Questo l'elenco dei dispersi dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943. Tra questi, quelli non elencati sulle lapidi:   il Soldato DE MARCO Antonio;  il Soldato MAZZARELLI Arturo ed il  Soldato TROSINO Orazio.
Il terzo Caduto "dimenticato": il Soldato SALOMONE Nicolantonio di Pellegrino.

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