Continua il tour informativo sulle “opere incompiute”.
Questa volta si fa sosta alla cosiddetta “palestra elementare”.
Ne approfitto
anche per chiarire una evidente inesattezza (unita anche a qualche “opportuna”
omissione) che ho letto nel programma elettorale del candidato sindaco Mario
Meola (lista n.1 PONTE la tua città) laddove si preannuncia
l’abbattimento della famosa palestra.
L'ABBATTIMENTO: DAVVERO UNA "OPERAZIONE" DI CUI SI SENTIVA LA URGENZA E LA NECESSITA', forse per distruggere le prove di una palese ... inefficienza.
Leggo che tale drastica soluzione è stata decisa dal precedente Consiglio Comunale “quasi all’unanimità con un solo voto contrario”.
INESATTEZZA! Il gruppo di minoranza consiliare PRO-TEMPORE –Noi per Voi- al completo (almeno in quella occasione) si astenne. Un’astensione dettata non dalla incapacità di assumere una decisione o di sfuggire alle proprie responsabilità.
L’astensione fu un “voto interlocutorio”. La minoranza, anche considerando l’articolato E COMPETENTE parere del responsabile dell’ufficio tecnico comunale, chiedeva semplicemente opportuni ragguagli prima di esprimere un voto ponderato e –nel caso si dovesse addivenire all’abbattimento- drastico.
Si ricorderà che il parere dell’ufficio tecnico prospettava anche soluzioni intermedie, non solo l'eventuale abbattimento. Si sarebbe dovuto addivenire all’abbattimento solo se le ipotesi di recupero e di utilizzo della struttura non sarebbero state ritenute convenienti.
Ebbene, una tale verifica non ci fu nonostante una motivata dichiarazione fatta allegare alla deliberazione consiliare n° 17 del 15.5.2007, e nonostante un'ulteriore richiesta di chiarimenti inoltrata il 28 maggio 2007 a TUTTI (sindaco, responsabile settore LLPP, assessori e consiglieri comunali).
Questa omissione dimostra, purtroppo, che non sempre la passata amministrazione ha accettato la partecipazione ed il
coinvolgimento della minoranza consiliare che, ed è opportuno ribadirlo, ha svolto con responsabilità e passione il suo ruolo istituzionale, anche quando sarebbe stato forse elettoralmente opportuno il silenzio e la cecità.
Come si poteva accettare supinamente l’abbattimento di una struttura pubblica costata svariate centinaia di milioni di lire (quando la lira aveva un peso specifico non indifferente) e mai consegnata al plesso scolastico per le attività ginniche e ricreative degli alunni?
Come si poteva accettare un abbattimento senza che venissero chiarite le ragioni per cui, nonostante la sistematicità dei pagamenti sia alle imprese che avevano realizzato i lavori e sia ai tecnici che avevano accertato la "regolarità" dei lavori, la struttura era stata poi giudicata … non idonea?
Leggete, o rileggete, attentamente la richiamata deliberazione consiliare n° 17/2007 e capirete le ragioni di chi non votò a favore dell’abbattimento. Leggete anche un’intervista rilasciata sulla vicenda.
Sulla palestra e sulla sua sorte è stata oltretutto giocata la solita partita, la sporca partita pre-elettorale o elettorale. Ho ancora a mente quella intervista giornalistica del febbraio 1999 (era la vigilia delle elezioni amministrative del mese di giugno 1999) quando l’aspirante candidato sindaco dichiarò l’imminente inaugurazione della struttura e la sua consegna al plesso scolastico. E sarà proprio quell’aspirante sindaco, divenuto e confermato sindaco, a proporre nel 2007 l’abbattimento della futuristica palestra.
Cosa pensare? Cosa poi dire?
Basta un sommesso e garbato "ma vaffa…." al sistema che ha permesso questo scempio ed anche ai suoi attori?
Con reciproca ed immutata … stima.
Ponte, lì 19 maggio 2014 giacomo de angelis
deliberazione consiliare n. 17 del 15 maggio 2007 |
Parere dell'ufficio tecnico comunale |
Dichiarazione della minoranza |
Intervista |
LE FOTO DELLA STRUTTURA. OGNI COMMENTO E' SUPERFLUO. |
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