TERZA ED ULTIMA PUNTATA.
A fornire ulteriore spunto per quest’ultima
puntata sono la campagna elettorale per le imminenti elezioni amministrative ed
i loro programmi.
Non mancherò di dare spazio anche da questa “finestra” alle
promesse, agli impegni elettorali delle due liste.
Intanto, sulla sorte del Mercato
Coperto registro un interessamento della lista PONTE LA TUA CITTA’ capeggiata
dal candidato sindaco Meola Mario.
Nel programma, infatti, si legge che
<<Auspicabile sarebbe allestire il dismesso “mercato coperto” ad
esposizione permanente dei prodotti tipici di tutto il Sannio, …. . Un
intervento immediato e senza impiego di troppe risorse potrebbe essere dunque
l’allestimento di postazioni di vendita nell’ambito del mercato da assegnare ai
produttori locali>>.
Insomma, il medico Meola prospetta un ulteriore
cambiamento di destinazione d’uso della struttura; in definitiva, un ritorno al
suo USO originario che, comunque, finirà per scompaginare ciò che nel frattempo
è stato realizzato in previsione della sua utilizzazione a sede universitaria.
Ma
ciò non sorprende più di tanto. Anzi, è la conferma di quanto riportato nelle
precedenti puntate quando ho evidenziato che la procedura, la “prassi” relativa
alle richieste di finanziamenti per realizzare le opere pubbliche prescindeva
solitamente da una programmazione ponderata ed obiettiva delle necessità da
soddisfare per il fabbisogno della comunità amministrata.
In pratica, si
camminava a tentoni senza una precisa meta, tenuti per mano dai tecnici
procacciatori di … finanziamenti. L’importante era accedere ai finanziamenti.
Una logica che alla fine, quando dalla ”zizza” dello Stato è cessato o
diminuito il flusso di “latte”, ha dimostrato i suoi limiti e la sua
illogicità.
Questa, dunque, la proposta di
recupero ed utilizzazione del Mercato Coperto fatta dal candidato sindaco
Meola.
Ad ogni modo, il dottore Meola dimostra
di essere alquanto distratto. Ignora, infatti, che circa cinque anni fa,
precisamente il 30 ottobre del 2009, il sindaco Ventucci ed i suoi assessori
hanno addirittura approvato in rapida successione i progetti preliminare,
definitivo ed esecutivo per “Lavori di ristrutturazione del mercato coperto da
destinare ad esposizione e alla vendita permanente dei prodotti tipici locali e
sala conferenza (attività secondaria)”. L’importo complessivo previsto per tale
intervento era di € 3.135.187,15.
Ne consegue, pertanto, che per una
utilizzazione della struttura a sede permanente per “esposizione” di prodotti,
c’è già un progetto, del quale sarebbe ora interessante avere notizia sulla sua
sorte.
C’è quindi un’assonanza di “progettualità” tra quanto già deliberato dal
sindaco Ventucci e tra quanto il distratto antagonista Meola ha programmato.
Meglio così; se dovesse vincere il dottore Meola ha solo da seguire la pratica
già avviata.
Per quanto concerne, invece, la
seconda e più “immediata” ipotesi di utilizzazione dell’opera che il dottore
Meola prospetta agli elettori -quella di postazione di vendita da assegnare ai
produttori locali, fattibile “senza impiego di troppe risorse”- sarebbe comunque
interessante conoscere preliminarmente il costo dell'adeguamento in tal senso della
struttura soprattutto se si considera che, come ricordo di aver letto in atti
del Comune, l’immobile in questione necessita preliminarmente di lavori per il
suo obbligatorio adeguamento antisismico.
E se il mio ricordo corrisponde ai
fatti, sarebbe interessante sapere a quanto ammonterebbero i costi per tali lavori
e se, “nell’immediato”, nelle casse del Comune c’è la disponibilità finanziaria.
Insomma, sono opportuni concreti
impegni, non le solite promesse elettorali.
A questo punto, anche una sintetica riflessione sui tre milioni e passa di euro previsti dal progetto
di ristrutturazione del Mercato Coperto approvato nel 2009 dalla giunta
Ventucci.
Non credete che con una tale cifra sarebbe forse più conveniente, anche
dal punto di vista economico, costruire una nuova struttura anziché
ristrutturare quella attuale?
CONCLUSIONE
Per sintetizzare la storia di questa opera, si può dire che
la stessa è stata finora “Croce dei cittadini e delizia di tecnici... esterni”.
CROCE, perché da oltre trent’anni i cittadini hanno
finora potuto solo osservare il protrarsi di intermittenti
ed infiniti lavori per la realizzazione di una struttura che non è stata completata
e non è al momento utilizzabile, anche perché non conforme neppure alle norme
antisismiche. DELIZIA, perché, intanto, ha rappresentato la manna per taluni
tecnici esterni, incaricati per la progettazione e la contabilità di
interminabili quanto inconcludenti lavori.
Considerando il “peso” della lira negli anni ottanta e
novanta, mi domando cosa si sarebbe potuto effettivamente realizzare con tali
somme. Certamente non "NA GRANDA LATRINA", come appare a chi ha la possibilità di visitarla. Infatti, bisogna zigzagare per evitare di
calpestare i tanti escrementi umani nel frattempo “depositati”.
Probabilmente è il risultato dell’assenza dei servizi igienici per le esigenze
sia del mercato settimanale e sia anche di varie manifestazioni organizzate
nell’adiacente area attrezzata. Altra incomprensibile vicenda, quella dei
servizi igienici, mal gestita dalle amministrazioni comunali targate Meola e
Ventucci. E su questo argomento, per chi volesse saperne di più, invito a leggere il primo blog di questa "finestra", quello del 1° marzo scorso.
Ponte, 4 maggio 2014 giacomo de angelis
D'ORA IN ... GIU' LE FOTO INTERNE CHE TESTIMONIANO LE SCEMPIO E LO SPRECO. NOTATE -TRA L'ALTRO- I TANTI TERMOCONVETTORI ANCH'ESSI VANDALIZZATI.
BUONA VISIONE
Quanti termoconvettori inutilizzati, ma soprattutto ...vandalizzati |
Oplà, la porta ndorza goppa u lavandino! |
Pure chista ndorza goppa u lavandino! |
Mo vene a femmina da pulizia |
Siccome a porta ndurzava goppa u lavandino, agge levate a porta |
C'è stata na festa e .... |
SALIAMO AL 1° PIANO. Chissà a surpresa! |
Ve piace o colore du pavimente?
Ve piace o balcone apierte? |
Ve piace u suffitte? |
E stu balcone? |
Belle stu balcone |
Se vede pure a scola |
Azze, quante spazie! |
Viate a te! |
Articolo pubblicato su GAZZETTA di BENEVENTO del 12 dicembre 2009 |
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