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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

domenica 4 maggio 2014

IL MERCATO COPERTO: STORIA INFINITA DI UN'OPERA NON .... FINITA - 3^ PUNTATA

TERZA ED ULTIMA PUNTATA.

A fornire ulteriore spunto per quest’ultima puntata sono la campagna elettorale per le imminenti elezioni amministrative ed i loro programmi. 
Non mancherò di dare spazio anche da questa “finestra” alle promesse, agli impegni elettorali delle due liste.

Intanto, sulla sorte del Mercato Coperto registro un interessamento della lista PONTE LA TUA CITTA’ capeggiata dal candidato sindaco Meola Mario.
Nel programma, infatti, si legge che <<Auspicabile sarebbe allestire il dismesso “mercato coperto” ad esposizione permanente dei prodotti tipici di tutto il Sannio, …. . Un intervento immediato e senza impiego di troppe risorse potrebbe essere dunque l’allestimento di postazioni di vendita nell’ambito del mercato da assegnare ai produttori locali>>. 

Insomma, il medico Meola prospetta un ulteriore cambiamento di destinazione d’uso della struttura; in definitiva, un ritorno al suo USO originario che, comunque, finirà per scompaginare ciò che nel frattempo è stato realizzato in previsione della sua utilizzazione a sede universitaria. 
Ma ciò non sorprende più di tanto. Anzi, è la conferma di quanto riportato nelle precedenti puntate quando ho evidenziato che la procedura, la “prassi” relativa alle richieste di finanziamenti per realizzare le opere pubbliche prescindeva solitamente da una programmazione ponderata ed obiettiva delle necessità da soddisfare per il fabbisogno della comunità amministrata. 
In pratica, si camminava a tentoni senza una precisa meta, tenuti per mano dai tecnici procacciatori di … finanziamenti. L’importante era accedere ai finanziamenti. Una logica che alla fine, quando dalla ”zizza” dello Stato è cessato o diminuito il flusso di “latte”, ha dimostrato i suoi limiti e la sua illogicità.  

Questa, dunque, la proposta di recupero ed utilizzazione del Mercato Coperto fatta dal candidato sindaco Meola.

Ad ogni modo, il dottore Meola dimostra di essere alquanto distratto. Ignora, infatti, che circa cinque anni fa, precisamente il 30 ottobre del 2009, il sindaco Ventucci ed i suoi assessori hanno addirittura approvato in rapida successione i progetti preliminare, definitivo ed esecutivo per “Lavori di ristrutturazione del mercato coperto da destinare ad esposizione e alla vendita permanente dei prodotti tipici locali e sala conferenza (attività secondaria)”. L’importo complessivo previsto per tale intervento era di € 3.135.187,15.  

Ne consegue, pertanto, che per una utilizzazione della struttura a sede permanente per “esposizione” di prodotti, c’è già un progetto, del quale sarebbe ora interessante avere notizia sulla sua sorte. 
C’è quindi un’assonanza di “progettualità” tra quanto già deliberato dal sindaco Ventucci e tra quanto il distratto antagonista Meola ha programmato. Meglio così; se dovesse vincere il dottore Meola ha solo da seguire la pratica già avviata.

Per quanto concerne, invece, la seconda e più “immediata” ipotesi di utilizzazione dell’opera che il dottore Meola prospetta agli elettori -quella di postazione di vendita da assegnare ai produttori locali, fattibile “senza impiego di troppe risorse”- sarebbe comunque interessante conoscere preliminarmente il costo dell'adeguamento in tal senso della struttura soprattutto se si considera che, come ricordo di aver letto in atti del Comune, l’immobile in questione necessita preliminarmente di lavori per il suo obbligatorio adeguamento antisismico. 
E se il mio ricordo corrisponde ai fatti, sarebbe interessante sapere a quanto ammonterebbero i costi per tali lavori e se, “nell’immediato”, nelle casse del Comune c’è la disponibilità finanziaria.

Insomma, sono opportuni concreti impegni, non le solite promesse elettorali.

A questo punto, anche una sintetica riflessione sui tre milioni e passa di euro previsti dal progetto di ristrutturazione del Mercato Coperto approvato nel 2009 dalla giunta Ventucci. 
Non credete che con una tale cifra sarebbe forse più conveniente, anche dal punto di vista economico, costruire una nuova struttura anziché ristrutturare quella attuale?

CONCLUSIONE
Per sintetizzare la storia di questa opera, si può dire che la stessa è stata finora “Croce dei cittadini e delizia di tecnici... esterni”. 

CROCE, perché da oltre trent’anni i cittadini hanno finora potuto solo osservare il protrarsi di intermittenti ed infiniti lavori per la realizzazione di una struttura che non è stata completata e non è al momento utilizzabile, anche perché non conforme neppure alle norme antisismiche. DELIZIA, perché, intanto, ha rappresentato la manna per taluni tecnici esterni, incaricati per la progettazione e la contabilità di interminabili quanto inconcludenti lavori.

Considerando  il “peso” della lira negli anni ottanta e novanta, mi domando cosa si sarebbe potuto effettivamente realizzare con tali somme. Certamente non "NA GRANDA LATRINA", come appare a chi ha la possibilità di visitarla. Infatti, bisogna zigzagare per evitare di calpestare i tanti escrementi umani nel frattempo “depositati”. Probabilmente è il risultato dell’assenza dei servizi igienici per le esigenze sia del mercato settimanale e sia anche di varie manifestazioni organizzate nell’adiacente area attrezzata. Altra incomprensibile vicenda, quella dei servizi igienici, mal gestita dalle amministrazioni comunali targate Meola e Ventucci. E su questo argomento, per chi volesse saperne di più, invito a leggere il primo blog di questa "finestra", quello del 1° marzo scorso.

Ponte, 4 maggio 2014      giacomo de angelis

IMMANCABILE FOTO D'ARCHIVIO DELLA STRUTTURA
D'ORA IN ... GIU' LE FOTO INTERNE CHE TESTIMONIANO LE SCEMPIO E LO SPRECO. NOTATE -TRA L'ALTRO- I TANTI TERMOCONVETTORI ANCH'ESSI VANDALIZZATI.

BUONA VISIONE











Quanti termoconvettori inutilizzati, ma soprattutto ...vandalizzati






























Oplà, la porta ndorza goppa u lavandino!


Pure chista ndorza goppa u lavandino!


Mo vene a femmina da pulizia

Siccome a porta ndurzava goppa u lavandino, agge levate a porta












C'è stata na festa e ....



SALIAMO AL 1° PIANO. Chissà a surpresa!







Ve piace o colore du pavimente?

Ve piace o balcone apierte?

Ve piace u suffitte?

E stu balcone?








Belle stu balcone


Se vede pure a scola






Azze, quante spazie!



Viate a te!







Articolo pubblicato su GAZZETTA di BENEVENTO del 12 dicembre 2009





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