Avete letto i programmi delle due liste in competizione per l’elezione
del prossimo sindaco e dei prossimi consiglieri comunali?
Io sì. Ebbene, la prima mia sensazione (a pelle) è che il programma della
lista UNITI per PONTE, capeggiata dal sindaco uscente Ventucci, sembra essere
stato redatto e concertato da chi non ha mai governato il paese e che per la
prima volta si propone all’elettorato con una visione –a dire il vero, alquanto
generica- delle iniziative che s’intende
attuare per il paese. Solo quando si affronta la questione dei rifiuti per
magnificare la percentuale del 68% di raccolta differenziata raggiunta, i
redattori del programma si palesano per quello che sono: cioè gli
amministratori uscenti.
Il programma, invece, predisposto dalla lista PONTE la tua città,
capeggiata dall’ex sindaco Meola, mi appare come quello redatto da chi, pur consapevole di aver governato il paese, se lo ricorda ma... “malament”.
Mentre il sindaco uscente Ventucci ha preferito la “sintesi”,
limitandosi ad una descrizione generalizzata e non dettagliata delle iniziative
che intenderebbe realizzare durante il suo prossimo mandato, il capo gruppo di
minoranza Meola, invece, ha preferito essere più abbondante nell’elencazione delle
azioni di governo che intenderà attuare se eletto a sindaco.
C’è, dunque, una evidente differenziazione nella impostazione del
programma.
Comunque, pur nella loro diversità, i due programmi hanno in comune un
significativo passaggio dell’introduzione, laddove viene messo in risalto la
necessità di un coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte amministrative. “Trasparenza
e partecipazione saranno alla base di ogni azione” si legge nella introduzione
del programma di Ventucci. “La partecipazione ed il confronto costituiranno
dunque quotidianamente il metodo da adottare nella pratica amministrativa” riferisce
il programma di Meola. Una novità, una grande e gradita novità se si
considerano le precedenti esperienze della gestione amministrativa sia del sindaco
Ventucci e sia dell’ex sindaco Meola caratterizzate da scarso coinvolgimento
della cittadinanza nell’azione del Comune.
Una folgorazione sulla strada di
Damasco, dunque.
Un’altra “interessante” corrispondenza d’intenti la s’individua per
quanto concerne le opere pubbliche, relativamente alle quali entrambi i candidati sindaco
annunciano che procederanno alla … demolizione della palestra della scuola
primaria (precedentemente denominata scuola elementare).
Azz! Possibile che la
demolizione di una struttura pubblica -costata centinaia e centinaia di milioni
di vecchie lire e mai messa in funzione nonostante i sistematici pagamenti dei
lavori eseguiti e delle prezzolate competenze tecniche- sia stata individuata
da entrambi i candidati sindaco come una urgente e preannunciata priorità e
necessità della comunità tale da essere addirittura elencata nel programma
elettorale?
Mah! Sulla vicenda “palestra elementare", comunque, questa
finestra non mancherà di pubblicare un documentato intervento (già programmato nell'ambito del tour tra le opere pubbliche "incompiute") sia per un'opportuna informazione e sia anche per correggere inesattezze ed omissioni riportate nel programma elettorale del
dottor Meola.
Ad ogni modo, a conferma del
vecchio detto secondo cui “chi non fa nulla, non sbaglia mai o sbaglia poco”,
va detto che proprio l’articolato e prolisso programma dell’aspirante sindaco
Meola rischia di offrire maggiori spunti
di dibattito.
Infatti, rischia di mettere in risalto che intanto, dai banchi
della opposizione, il dottor Meola ha cambiato opinione su taluni aspetti dell’attività
amministrativa: ad esempio, la “partecipazione” della cittadinanza all’attività
amministrativa, la pari dignità di tutte le associazione presenti ed operanti
sul territorio pontese e …. la riduzione delle spese di servizio e di quelle
per il personale del Comune.
Peccato, però, che un tale mutamento d'idea sia
avvenuto solo ora e non … prima; prima che proprio il dottor Meola creasse, tra
l’altro, le premesse per immotivate assunzioni e/o valorizzazioni di personale comunale con
conseguenti maggiori spese, anche per il pagamento di indennità di funzioni.
Ponte, lì 16 maggio 2014 giacomo
de angelis
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