La Finestra su Ponte: Nubifragio, PALAZZO VENEZIA e DINTORNI: REVIVAL di quanto GIA' SCRITTO in passato.

BENVENUTI

La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

venerdì 23 ottobre 2015

Nubifragio, PALAZZO VENEZIA e DINTORNI: REVIVAL di quanto GIA' SCRITTO in passato.

Completo la rassegna di miei articoli pubblicati anni addietro -sempre su Gazzetta di Benevento- con cui ho riferito di precedenti momenti di apprensione vissuti -in particolar modo- dai condomini di Palazzo Venezia a causa del ... laghetto soprastante.

In quelle circostanze, la situazione non .... "precipitò", e ne fummo tutti sollevati.

I mie interventi ed articoli non erano strumentali e demagogiche esternazioni, ma -piuttosto- erano semplici tentativi con cui richiamare l'attenzione dei competenti organi/uffici -in primis del Comune- ai quali competeva l'analisi tecnica sulle situazioni rappresentate ed eventualmente l'adozione di consequenziali iniziative.

Ora non li sto pubblicando per attribuirmi -e proprio in questo drammatico frangente- presunte capacità premonitrici (e, in merito a quanto accaduto, ci voleva proprio "a zingara" per prevederlo).

Ho deciso di farlo sia per informare che sul problema non c'è stato POI assoluto silenzio e immobilismo (almeno da parte di CACCHEDUNE) e sia anche come monito a coloro che -nonostante la gravità del problema- hanno ignorato (finto d'ignorare) o addirittura deriso il mio interessamento, etichettato ed archiviato come un meschino espediente finalizzato alla visibilità locale di un consigliere comunale o di un piccolo pubblicista/giornalista rompicoglioni.

Magari! Non avremmo assistito all'accaduto:

ARTICOLO PUBBLICATO IL 28 OTTOBRE DEL 2000

(noterete l'errore dell'anno del primo smottamento: erroneamente avevo indicato il 1998 anziché il 1997)