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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

martedì 13 ottobre 2015

Canone depurazione: "Ma tutti gli utenti devono pagarlo?".

Canone per la depurazione: quanti dubbi sulla sua legittimità.

In merito, gli utenti del servizio idrico integrato ricorderanno che -quando a reggere le sorti del Comune erano il sindaco Ventucci e la sua compagine di maggioranza- insieme ad altri cittadini, e con l'ausilio del Movimento Difesa dei Consumatori, riuscimmo ad indurre Comune e Gesesa ad annullare talune richieste di pagamento: quelle dei canoni idrici intanto prescritti e quelle del canone depurazione per le utenze non collegate al depuratore.

Non tutti, purtroppo, lo ricordano e non ricordano neppure il "confronto" avuto con gli allora amministratori comunali; ad attestare tali "distrazioni" sono -tra le altre- le recenti sortite dei "sindaci di Ponte e di Ferrarisi" contro talune mie argomentate iniziative d'informazione sulle ultime vicende o vicissitudini amministrative ed anche pseudo-amministrative del nostro Comune.

Non mancherà, comunque, occasione per riepilogare a costoro i miei interventi e le mie considerazioni anche sull'operato dell'amministrazione VENTUCCI. Ho da sempre cercato di non fare sconti a nessuno per non svendere le mie motivate convinzioni. E poi, quando ci si batte per l'interesse generale non bisogna avere timore reverenziale.

Ma ritorniamo a noi, alla depurazione.

Fu, dunque, un'iniziativa civica quella che riuscì a non penalizzare ulteriormente gli utenti; ci tengo a ribadire la caratterizzazione dell'iniziativa, civica, e non della minoranza pro tempore di cui l'attuale sindaco Meola era il capo gruppo. Ma, d'altronde, come avrebbe potuto assumersene l'onere e la paternità quando da sindaco aveva fatto orecchie da mercante alle mie  richieste di esenzione dal pagamento per gli utenti non collegati al depuratore?

Furono così esentati dal pagamento del canone depurazione gli utenti delle attuali Vie G. Ocone, Areventa e San Benedetto (insomma quelli che risiedevano o dimoravano nel versante est del paese) nonché quelli di Viale Stazione, Via Ripagallo, Via Campo Sportivo, in quanto le condotte fognarie a cui erano allacciati scaricavano direttamente nel fiume Calore e non nel depuratore.

A costoro, furono anche rimborsati i canoni illegittimamente fatturati nei cinque anni precedenti.

Da qualche anno, la situazione sembra essere mutata. Ad essere esentati pare che siano solamente gli utenti delle Vie G. Ocone, Areventa, San Benedetto ed anche Campo Sportivo, che continuano a ... "scaricare" direttamente nel fiume:








Nel mentre, le altre utenze -quelle di Viale Stazione, Via Ripagallo e parte di Via Campo Sportivo- sarebbero state "collegate" al depuratore -tramite la pompa di sollevamento di Viale Stazione- e sottoposte dunque al pagamento del canone.

In merito a questa variazione, comunque, non mancano dubbi; ad attestarli è la evidente precarietà che mostra la rete fognaria di collegamento all'impianto di sollevamento:

Questo l'impianto di sollevamento (foto del 12 ottobre 2015):




Queste, comunque, le foto dell'area attigua all'impianto scattate il 4 gennaio 2014:








Nelle prime foto si noterà la presenza di liquame fuoruscito dalla condotta fognaria e ... destinato al sottostante e vicino fiume Calore.

Le sottostanti foto del 26 febbraio 2014, però, testimoniano un intervento di urbanizzazione e sistemazione della situazione:





Ma trascorre poco più di un anno e la situazione precipita nuovamente:









Ecco, quindi, la causa dei miei dubbi. 
Siamo sicuri che le acque della condotta fognaria confluiscano tutte nell'impianto di sollevamento?

A me pare che i liquami fognari, dopo aver addirittura sollevato la copertura cementizia della fognatura, siano poi defluiti direttamente nel vicino fiume Calore. 

Sbaglio? Lo spero almeno per la tutela ambientale.

Tuttavia, la situazione a monte del viadotto ferroviario e stradale fornisce dati utili per comprendere le cause dello scatafascio di sotto.

Questa è l'arcata del ponte a monte. C'è praticamente un passaggio anche per il transito di una persona; anni addietro era utilizzato come scorciatoia  per raggiungere Viale Stazione. C'era addirittura una lampadina ad illuminarlo:




Ebbene queste foto, scattate il 18 settembre scorso, dimostrano che a provocare il danno dall'altra parte del ponte è stata la gran massa di acque reflue fuoruscite dalla fognatura. C'è, infatti, un tombino della rete fognaria praticamente scoperchiato dalla forza delle "acque" trasportate dalla condotta fognaria.

Curiosità comunque desta quel foro nella parete. Non sembra essersi formato "naturalmente"; sembra piuttosto la soluzione per far defluire il liquame fognario in modo da limitare i danni alla condotta fognaria ed al sottostante tombino:

                                      

Il foro; spulciandovi dentro, si intravedono i tubi della condotta fognaria
                                                                   





Le sottostanti foto mostrano l'attuale situazione; i vari pezzi del tombino sono stati per così dire "assemblati", ma ... con quale risultato non so. 

E' un'evidente soluzione di ripiego in attesa di un intervento risolutore che -e continuo a sperarlo- potrà essere realizzato grazie ai programmati lavori di adeguamento della rete fognaria: il finanziamento è di 3 miloni e 800 mila euro; i lavori sono stati già appaltati e ... si è in attesa dello start:                                             




Ecco il perché dei miei dubbi sulla concreta funzionalità della pompa di sollevamento; ecco perché mi chiedo se le utenze collegate a tale condotta fognaria debbano o meno pagare il canone depurazione.

Ad ogni modo, ho predisposto uno schema di domanda che gli utenti interessati ed anch'essi dubbiosi possono inoltrare a Gesesa e Comune; è praticamente una semplice richiesta di ragguagli:




Ponte, 13 ottobre 2015                               giacomo de angelis
                                            








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