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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

martedì 11 agosto 2015

IL TERREMOTO 1980 CONTINUA A SCUOTERE L'ATTENZIONE - FONDI DIROTTATI E PROMESSE ANCORA IN ATTESA

Continua la mia personale analisi della deliberazione consiliare n. 5 del 9 aprile scorso, che riporta le "comunicazioni" del sindaco sulle inefficienze del Comune e sulle prossime e necessarie iniziative da intraprendere.

Secondo il sindaco Meola, tra le INEFFICIENZE degli uffici comunali c'è ancora la vicenda del TERREMOTO, della ricostruzione post terremoto, delle pratiche ancora da definire e finanziare.

Infatti, il sindaco ha chiesto all'Ufficio Tecnico Comunale di "rappresentare -entro il 31 dicembre 2015-  in modo esauriente la situazione della ricostruzione post terremoto: il numero degli interventi ultimati, quello dei progetti in corso di realizzazione e quello delle opere che restano ancora da finanziare".

Ne deduco, e con non poco stupore, che l'ultra trentennale vicenda della ricostruzione post-terremoto del novembre 1980 non è stata ancora ultimata, a dispetto delle ripetute PROMESSE ELETTORALI di questi 35 anni.

E per la precisione, dal 21 novembre 1980 (data del terremoto), questa è la settima amministrazione comunale che guida le sorti della nostra comunità e gestisce ... la questione terremoto.

Quante campagne elettorali sono state condizionate dal "terremoto del 1980"?

PRATICAMENTE TUTTE!

Ad ogni modo, in merito a questa vicenda, è interessante conoscere o ricordare qualche dato.

Innanzitutto, come sono stati utilizzati i fondi per la ricostruzione, o parte di essi.

Allego un articolo pubblicato nel lontano il 24 ottobre 1993 sul quattordicinale Gazzetta di Benevento:



3 miliardi e 25 milioni di vecchie lire furono spesi per opere di urbanizzazione primaria e secondaria.

In merito si dovrebbe (lo dovrebbe fare soprattutto chi ci ha amministrato) verificare se poi una tale destinazione dei fondi abbia avuto una ricaduta positiva sulla comunità pontese.

Il risultato è sotto gli occhi di tutti noi. Possiamo quindi esprimerci con dovizia di elementi di valutazione:

1. i 190 milioni di lire per il mercato coperto (battezzata la madre delle INCOMPIUTE ed INFINITE) :

2. i 415 milioni per il campo di calcio:

 3. i 236 milioni di lire per un ... parcheggio campo di calcio (qualche centimetro di asfalto sul terrapieno che unisce il vecchio campo di calcio al nuovo):

4. 200 + 444 milioni di lire rispettivamente per il completamento Casa comunale (ampliamento) e per la ristrutturazione Casa comunale (vecchio edificio) = 644 MILIONI:



5. i 125 milioni per il completamento della Casa di Riposo:




6. i 270 milioni per il completamento del bocciodromo:



7. i 180 milioni per la discarica controllata:


ATTENZIONE MERITANO, ANCHE, i 429 e passa milioni di lire spesi per opere di "progettazione":

Una priorità anche questa?

Tra questi spiccano i 188 milioni utilizzati per la progettazione della variante al Piano Regolatore Generale.
188 milioni buttati, spesi male e ... regalati, se si considera che la Variante al PRG non fu approvata.
Infatti, il Piano -nonostante dieci lunghi anni di studio e ... "accomodamenti" vari per gratificare determinate e centellinate scelte di espansione urbanistica- fu giudicato semplicemente "IRRICEVIBILE" dal competente Comitato Tecnico Regionale.
Tanto per puntualizzare un momento di particolare tenzone di politica locale, il competente organo regionale diede ragione a talune delle osservazioni segnalate dalla minoranza consiliare pro tempore:


ALTRO RISVOLTO DELLA VICENDA E' STATA LA GESTIONE DEI COSIDDETTI ACCANTONAMENTI.

La normativa consentiva e consente di accantonare una percentuale dei finanziamenti erogati per la ricostruzione, pari al 5%. 
Anche le varie amministrazioni comunali finora succedutesi hanno ritenuto di applicare tale ... opportunità.
Sono stati, così, accantonati complessivi 314 milioni e 100 mila lire (per le assegnazioni ricevute dal 1994 al 2001), ai quali poi vanno a sommarsi i 40 mila euro delle ultime tre assegnazioni.

Una considerevole cifra!

Ignoro quanto sia stato poi effettivamente utilizzato per le esigenze del cosiddetto ufficio terremoto. 

Ho notizia che con tale riserva di danaro si provvide a rinnovare l'arredo dell'ufficio tecnico comunale e furono acquistati computer e stampanti sempre per le esigenze dell’ufficio tecnico comunale; si provvide pure al pagamento di "progetti obiettivi" predisposti per l’istruttoria delle pratiche del terremoto (60 milioni la somma impegnata allo scopo in favore dei dipendenti dell'ufficio tecnico del Comune). Furono pagati i gettoni di presenza dei componenti delle apposite “commissioni del terremoto”. Inoltre, con tali risorse fu acquistata l’autovettura in dotazione all'ufficio tecnico comunale (autovettura oramai in ... disuso, ed in attesa di rottamazione):


Questo per quanto riguarda l'aspetto ed i risvolti finanziari.

Ma ora ai cittadini, soprattutto ai titolari di decreti di ricostruzione o aspiranti tali interessava ed interessa avere cognizione delle possibilità di finanziamento delle loro pratiche e dei relativi tempi tecnici.

A tal proposito non ho dati recenti, e mi par di capire che non li ha neppure il nostro sindaco, il più longevo degli amministratori comunali (sugli scanni dagli anni ottanta) .

Una base di partenza potrebbe essere la situazione del lontano 2005 ottenuta dopo lunga attesa.

Nel 2004, la minoranza consiliare pro tempore, appena insediata, chiese, e "richiese", in merito notizie sulla reale situazione delle pratiche. 

Queste le richieste:




Questa la "risposta"che arrivò dopo un anno di attesa :



Sono intanto trascorsi altri dieci anni da quest'ultima situazione.
Credo, almeno spero, che la situazione sia migliorata, anche se la circostanza che il sindaco abbia chiesto all'UTC un aggiornamento denota -se non altro- che la situazione ha ancora una coda da ... scorticare. 

Chissà se da scorticare è rimasta solo la coda o anche qualche altro organo?

Ponte, 11 agosto 2015                            giacomo de angelis


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