Non sono solo i dipendenti comunali ad essere disattenti e a non rispettare la necessaria tempistica (al punto da "meritarsi" il rimbrotto del sindaco, esplicitato con la deliberazione consiliare n.5 del 9 aprile scorso), ma anche gli stessi amministratori comunali di maggioranza, sindaco in testa.
Il sindaco dovrebbe spiegare per quale ragione -ad esempio- non ha presentato nei termini previsti dalla normativa ed anche dallo Statuto comunale le "linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato".
Un passaggio istituzionale che il sindaco avrebbe dovuto effettuare entro il 14 dicembre scorso, come peraltro -e tempestivamente- evidenziato lo scorso mese di novembre sulle pagine del SANNIO quotidiano da Lorenzo Leone, attento osservatore delle vicende amministrative del Comune di Ponte:
L'art.46 del decreto legislativo n. 267/2000 prescrive:
Elezione del sindaco e del presidente della provincia - Nomina della giunta.
1. Il sindaco e il presidente della provincia sono eletti dai cittadini a suffragio universale e diretto secondo le
disposizioni dettate dalla legge e sono membri dei rispettivi consigli.
2. Il sindaco e il presidente della provincia nominano i componenti della giunta, tra cui un vicesindaco e un
vicepresidente, e ne danno comunicazione al consiglio nella prima seduta successiva alla elezione.
3. Entro il termine fissato dallo statuto, il sindaco o il presidente della provincia, sentita la giunta, presenta al consiglio le linee programmatiche relative alle azioni e ai progetti da realizzare nel corso del mandato.
4. Il sindaco e il presidente della provincia possono revocare uno o più assessori, dandone motivata
comunicazione al consiglio.
L'art. 11 dello Statuto comunale precisa:
Il sindaco di Ponte se n'è ricordato dopo 13 mesi dal suo insediamento, come attesta la deliberazione di giunta comunale n. 61 dello scorso 15 luglio:
stralcio delle linee programmatiche del mandato 2014-2019 allegate alla deliberazione:
Sarei curioso ora di sapere se il sindaco ha poi proceduto a consegnare ai rispettivi capi gruppo consiliari copia della deliberazione, come prevede lo statuto.
In merito a questo episodio, escludo che alla base del ritardo vi siano ragioni "strategiche". Suppongo piuttosto che si sia trattata di una banale dimenticanza (come altre) oppure, e questo è più grave, della ignoranza di talune previsioni dello Statuto comunale.
Ed a proposito di questo riferimento normativo necessario innanzitutto ai consiglieri comunali (maggioranza e, soprattutto, minoranza) e poi anche ai cittadini, mi chiedo se ai consiglieri comunali ne sia stata consegnata una copia. Un adempimento, questo, previsto sempre dallo Statuto, al suo articolo 15:
Ma mi preme chiedere anche se copia dello Statuto comunale sia stata pubblicata nel sito istituzionale del Comune, in Amministrazione Trasparente.
Io l'ho cercata, ma non sono riuscito a reperirla. Non sono stato capace o, piuttosto, non si è ancora provveduto a pubblicarne una copia, accompagnata peraltro da quelle dei regolamenti comunali vigenti?
Mi farebbe piacere, immensamente piacere, essere smentito e corretto.
Ad ogni modo, è in atto (almeno presumo da quanto ha appreso dall'albo pretorio) la revisione dello Statuto comunale. Lo scorso 30 giugno il consiglio comunale (CC n. 14) ha infatti nominato l'apposita commissione consiliare.
E' l'occasione per i consiglieri comunali, sindaco in capo, di leggerlo o di rileggerlo e verificare se sono stati intanto emanati i necessari regolamenti comunali di attuazione.
Ponte, 19 agosto 2015 giacomo de angelis
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