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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

mercoledì 20 agosto 2014

ATTENZIONE A INTERNET. A ME E’ SUCCESSO CHE ….. . MA E’ UN IMBROGLIO?


Volevo informarmi sul risultato finale della gara dei preliminari di Champions League tra il Napoli e l’Atletico Bilbao, ma inavvertitamente mi sono ritrovato un abbonamento a “Cucina facile”. 

Costo dell’abbonamento 4,99 euro a settimana (!!??) anticipatamente e repentinamente prelevati direttamente dal credito telefonico.

Complice, ieri sera, la poca luce di un giardino e il pressing di qualche amico in attesa di sapere il risultato finale della partita e … probabilmente ho cliccato su una finestra (una di quelle che all’improvviso compaiono sullo schermo e che non sono facili da chiudere) ed oplà, FREGATURA!

Non è per i 4,99 euro trafugati con un clik, ma francamente avrei preferito impegnarli piuttosto per una iniziativa caritatevole anziché per una delle tante organizzazioni a fregare il prossimo che oramai presidiano, occupano –ed anche impunemente, secondo me- internet e tutto il suo ambaradan.

Mi domando cosa intanto stanno facendo quegli uffici e/o organi dello Stato che pur sono preposti a tutela di indifesi e, forse, pure imbranati utenti/consumatori?

Intanto, come difendersi dagli arrembaggi di siti che si incuneano, si sovrappongono mentre si sta navigando su internet alla ricerca, come nel mio caso, del risultato finale di una partita di calcio?

Sarò pure inesperto o imbranato, ma quando –una volta a casa e comodamente e tranquillamente dinanzi al mio computer- sono poi riuscito a individuare l’iter procedurale per disattivare il non richiesto abbonamento, mi sono accorto che su quella pagina/sito c’erano tanti altri “imbranati o più semplicemente e verosimilmente IMBROGLIATI” come me, che lamentavano analoga vicenda e chiedevano come disattivare la “fregatura”.

Tuttavia, ciò che mi lascia ancor più interdetto è l’aver appreso che a facilitare il tutto, a facilitare il perfezionamento di un “contratto” non richiesto è una nuova piattaforma di pagamento, la MobilePay.

Ho appreso che questa piattaforma di pagamento è stata “realizzata dai sei maggiori operatori italiani di telefonia mobile - Fastweb, Poste Mobile, Telecom Italia Mobile, 3 Italia, Vodafone e Wind e nasce per facilitare e velocizzare micropagamenti di servizi digitali, fruibili tramite smartphone, PC, Tablet. MobilePay permette di acquistare con fiducia sia contenuti singoli che servizi in abbonamento. Con MobilePay basta il tuo telefono mobile per acquistare un bene digitale, non serve una carta di credito o un conto corrente bancario. Il costo del contenuto, infatti, sarà addebitato direttamente sul credito telefonico in caso di ricaricabile o in conto telefonico nel caso dei clienti con abbonamento, sempre con la massima chiarezza e garantendo il totale controllo della spesa”.

Il corsivo virgolettato, ovviamente, è quanto riferisce il sito di questa piattaforma.

Ebbene, alla luce della mia modesta esperienza, credo che più che facilitare e velocizzare micro pagamenti, questa piattaforma faciliti e velocizzi autentiche FREGATURE!

Infatti, questa "innovativa" procedura ha praticamente eliminato un ulteriore e indispensabile passaggio prima del perfezionamento dell’iter per un acquisto e per un abbonamento, vale a dire la richiesta e comunicazione degli estremi della carta di credito o del conto corrente bancario.

In altre parole, hanno eliminato una ulteriore quanto opportuna barriera contro episodi che hanno le  connotazioni di una vera e propria TRUFFA. 

Mi sbaglio?

Chiudo con una domanda: "Cosa fanno intanto le variegate ed anche innumerevoli ASSOCIAZIONI A TUTELA DEI CONSUMATORI?".




PONTE, 20 agosto 2014   giacomo de angelis



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