Volevo informarmi sul risultato finale della gara dei
preliminari di Champions League tra il Napoli e l’Atletico Bilbao, ma inavvertitamente mi sono ritrovato un abbonamento a “Cucina
facile”.
Costo dell’abbonamento 4,99 euro a settimana (!!??) anticipatamente e
repentinamente prelevati direttamente dal credito telefonico.
Complice, ieri sera, la poca luce di un giardino e
il pressing di qualche amico in attesa di sapere il risultato finale della
partita e … probabilmente ho cliccato su una finestra (una di quelle che all’improvviso
compaiono sullo schermo e che non sono facili da chiudere) ed oplà, FREGATURA!
Non è per i 4,99 euro trafugati con un clik, ma
francamente avrei preferito impegnarli piuttosto per una iniziativa
caritatevole anziché per una delle tante organizzazioni a fregare il prossimo che oramai
presidiano, occupano –ed anche impunemente, secondo me- internet e tutto il suo
ambaradan.
Mi domando cosa intanto stanno facendo quegli
uffici e/o organi dello Stato che pur sono preposti a tutela di indifesi e, forse, pure
imbranati utenti/consumatori?
Intanto, come difendersi
dagli arrembaggi di siti che si incuneano, si sovrappongono mentre si sta navigando
su internet alla ricerca, come nel mio caso, del risultato finale di una
partita di calcio?
Sarò pure inesperto o imbranato, ma quando –una volta
a casa e comodamente e tranquillamente dinanzi al mio computer- sono poi
riuscito a individuare l’iter procedurale per disattivare il non richiesto abbonamento,
mi sono accorto che su quella pagina/sito c’erano tanti altri “imbranati o più
semplicemente e verosimilmente IMBROGLIATI” come me, che lamentavano analoga
vicenda e chiedevano come disattivare la “fregatura”.
Tuttavia,
ciò che mi lascia ancor più interdetto è l’aver appreso che a facilitare il
tutto, a facilitare il perfezionamento di un “contratto” non richiesto è una nuova piattaforma di pagamento, la MobilePay.
Ho appreso che questa piattaforma di pagamento è
stata “realizzata dai sei maggiori
operatori italiani di telefonia mobile - Fastweb, Poste Mobile, Telecom Italia
Mobile, 3 Italia, Vodafone e Wind e nasce per facilitare e velocizzare
micropagamenti di servizi digitali, fruibili tramite smartphone, PC, Tablet. MobilePay
permette di acquistare con fiducia sia contenuti singoli che servizi in
abbonamento. Con MobilePay basta il tuo telefono mobile per acquistare un bene
digitale, non serve una carta di credito o un conto corrente bancario. Il costo
del contenuto, infatti, sarà addebitato direttamente sul credito telefonico in
caso di ricaricabile o in conto telefonico nel caso dei clienti con
abbonamento, sempre con la massima chiarezza e garantendo il totale controllo
della spesa”.
Il corsivo virgolettato,
ovviamente, è quanto riferisce il sito di questa piattaforma.
Ebbene, alla luce della mia modesta esperienza,
credo che più che facilitare e velocizzare micro pagamenti, questa piattaforma
faciliti e velocizzi autentiche FREGATURE!
Infatti, questa "innovativa" procedura ha praticamente
eliminato un ulteriore e indispensabile passaggio prima del perfezionamento dell’iter
per un acquisto e per un abbonamento, vale a dire la richiesta e comunicazione
degli estremi della carta di credito o del conto corrente bancario.
In altre parole, hanno eliminato una ulteriore quanto opportuna barriera contro episodi che hanno le connotazioni di una vera e propria TRUFFA.
Mi sbaglio?
Chiudo con una domanda: "Cosa fanno intanto le variegate ed anche innumerevoli ASSOCIAZIONI A TUTELA DEI CONSUMATORI?".
PONTE, 20 agosto 2014 giacomo de angelis
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