Viaggio tra le “INCOMPIUTE” Pontesi: la Casa Protetta per Anziani.
Le fotografie sono davvero eloquenti, rappresentano la situazione ed anche .... di Comune e relativi amministratori. Documentano, intanto, lo SPRECO di danaro pubblico ed anche come nasce una INCOMPIUTA. Mi chiedo se –fra qualche anno- anche per quest’opera pubblica (“opera” per modo di dire, ovviamente) si delibererà la demolizione. Il nostro consiglio comunale ha infatti già deliberato, e con nonchalance, di abbatterne due, peraltro completate (MALE, evidentemente, ma per colpa di chi?) e mai entrate in funzione: la palestra scuola primaria e l’asilo nido. Doveva essere la Casa Protetta per Anziani, ma rischia di rimanere –e ancora per molto tempo- la concreta dimostrazione del come e del perché il “debito pubblico italiano” è aumentato sempre di più e fa tirare la cinghia, a noi ma non ai … responsabili che invece devono allentarla perché “ingrassano” come …. . La struttura è stata intonacata, tinteggiata e chiusa con infissi oramai malandati, ma … hops, si sono “dimenticati” di realizzare preliminarmente un'idonea copertura ed impermeabilizzazione per proteggerla. E tale illogicità ha così creato più di un problema e danno alla struttura, come mostrano le foto. L’acqua piovana invade tutti i locali (soprattutto quelli del piano superiore) e vi rimane fino alla sua … evaporazione o fino a quando non s’infiltra capillarmente nei solai e nelle mura. Eppure, le risorse economiche occorrenti per realizzare almeno copertura ed impermeabilizzazione c’erano, e c’era pure il progetto, approvato il 23 marzo 2009. Però, e stranamente, solo a dicembre 2013 la giunta se n’è ricordato, ma intanto ha dovuto adeguare il progetto e, soprattutto, “aggiornarlo al vigente prezzario” (che ovviamente comporterà un ulteriore aggravio economico!). Ad ogni modo, questo intervento non basterà per completare l’immobile; la situazione interna, infatti, rasenta il paradosso considerando i soldi spesi: non risultano realizzati né l’impianto elettrico e né quello idrico. Neppure il pavimento è stato messo in opera. Eppure il finanziamento ottenuto per la sua realizzazione è stato di complessivi € 529.884,77 (€ 504.061,93 per la struttura e € 25.822,84 per il terreno). A pesare, però, sembra essere stata la “voce ostriche e champagne”, pardon, mi sono lasciato prendere la mano, intendevo dire “voce competenze tecniche” di progettista, di geologo e di tecnici vari, pari a complessivi € 126.275,27 (centesimo più, centesimo meno), così ripartiti: € 5.890,22 per rilievi, accertamenti e indagini geologiche; € 3.924,14 per accertamenti di laboratorio, collaudo statico ecc.; € 7.929,00 per incentivo per ufficio tecnico comunale e (udite, udite) € 108.531,91 per il progettista. Praticamente, circa il 20% del finanziamento è stato destinato al pagamento di “competenze tecniche”. A chiusura, due domande. La prima: “Ma la normativa in tema di opere pubbliche non obbligava i Comuni a realizzare lotti funzionali, cioè lotti già utilizzabili?”; la seconda: “Perché –nel corso del suo ultimo mandato da sindaco- il dottor Meola, il suo vice, dottor Ventucci, ed i suoi assessori ritennero non opportuno chiedere un finanziamento di un milione e cinquecento mila euro per completare la struttura? Per la cronaca, il vicino Comune di Torrecuso ne fece richiesta ed –intanto- vi ha realizzato la sede del Distretto Sanitario!
INTEGRAZIONE: ho omesso di riferire che i lavori di realizzazione della struttura sono iniziati nel 2001. Gli atti in mio possesso dicono, POI, che con deliberazione di Giunta Municipale n. 232 del 4.10.1995 è stato approvato progetto esecutivo; che con deliberazione di Giunta Municipale n.105 del 5.6.2000 il progetto esecutivo è stato riapprovato con il piano particellare; che con decreto del responsabile Ufficio Tecnico Comunale n. 8 protocollo n. 767 del 14.2.2001 è stata autorizzata l'occupazione temporanea d'urgenza dell'area su cui realizzarla.
Ponte, 26 marzo 2014 giacomo de angelis
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l'esterno della struttura |
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evidente conseguenza della mancanza di copertura ed accessori |
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pianterreno |
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vano ascensore (aperto alle ... intemperie) |
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sempre il vano ascensore |
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piano superiore (con almeno un centimetro d'acqua) |
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siamo sempre al piano superiore |
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non sembrerebbe, ma siamo al piano superiore |
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"gioco di riflessi con acqua stagnante" (sempre al piano di sopra) |
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scala che conduce al ... terrazzo |
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è sempre il muschio del piano superiore |
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salone piano superiore con "pavimento lucidato" |
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l'intonaco che non c'è |
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maniglia per la tapparella con ... ruggine |
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corridoio lucidato |
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senza parole |
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pure qui, senza parole |
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questa maniglia "sta peggio" della precedente |
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ammappate! chesta sta nguaiata |
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il tetto che non c'è |
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e questo è il risultato |
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articolo pubblicato su Gazzetta di Benevento n. 362 del 7 aprile 2007 |
ù
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articolo pubblicato su Gazzetta di Benevento n. 394 del 7 febbraio 2009 |
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deliberazione consiliare n. 6 del 26 febbraio 2009 che affronta la questione della Casa Protetta etc etc |
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pag 2 CC 6/2009 |
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pag 3 CC 6/2009 |
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la struttura appena tinteggiata nel 2006 (che bella!) |
Ma il progettista, ... chi era ???
RispondiEliminaIndovina? Ci vuole poco per individuarlo. Comunque, il suo nome figura nella deliberazione giuntale n.114 del 19 dic 2013 con cui è stato riapprovato il progetto esecutivo per la copertura con aggiornamento prezzi (P.S.: parcella per il progetto che prevede la copertura: oltre settemila euro!). Ad ogni, mi domando se la "copertura" non dovesse essere già compresa nel progetto generale eseguito.
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