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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

martedì 18 marzo 2014

A casa e l’acqua? Ma nun se potesse fa pur’a Ponte?

Numerosi Comuni, anche della nostra provincia (Vitulano, Solopaca, Cerreto Sannita, Fragneto Manforte, tanto per citare quelli più vicini alla nostra realtà cittadina), si sono attivati per far installare le cosiddette “case dell’acqua”, speciali erogatori di acqua naturale e gassata refrigerata. Un’iniziativa interessante per svariati motivi. Innanzitutto perché rappresenta un opportuno servizio per la comunità, sia per la qualità dell’acqua e sia per il costo dell’acqua prelevata dagli erogatori, 4 o 5 centesimi al litro per l’acqua naturale e 7 o 8 circa per l’acqua gassata. Poi perché consente di ridurre l’inquinamento ambientale giacché favorisce la diminuzione della produzione e circolazione di plastica, materiale molto inquinante se non responsabilmente smaltito. Alcuni Comuni, poi, hanno fatto installare tali impianti anche nelle scuole, con comprensibile gioia di alunne e alunni e comprensibile sollievo dei genitori, svincolati dal dover rifornire quotidianamente i figli di bottigliette d’acqua minerale. Ma ciò che preme sottolineare, anche per sgombrare il campo da comprensibili dubbi e per tranquillizzare l’opinione pubblica, è che tali erogatori garantiscono la sicurezza igienico-sanitaria dell’acqua. L’acqua, infatti, è prelevata direttamente dalla rete idrica cittadina ed è poi filtrata, refrigerata e gassata con l’aggiunta di anidride carbonica. Inoltre gli impianti purificano l’acqua, la depurano dalle sostanze indesiderate (sapori sgradevoli, i batteri, i residui organici e inorganici) che possono infiltrarsi nelle fonti da cui gli acquedotti comunali la attingono. Infine, va anche detto che trattasi di un’iniziativa a costo zero per le casse del Comune. Infatti, l’adesione da parte dei Comuni a tale iniziativa non comporta alcun impegno di spesa; gli oneri d’installazione e di manutenzione della “casa dell’acqua” sono totalmente a carico delle società che realizzano l’intervento. E allora, perché non realizzarla anche a Ponte? Allego articoli sulle installazioni già effettuate in vari Comuni della nostra provincia e del nostro comreprensorio. Allego anche un mio articolo –pubblicato su Gazzetta di Benevento lo scorso 26 ottobre- con cui ho cercato di sensibilizzare il nostro Comune, ma in merito ……. all’albo pretorio del Comune ancora non è stato affisso alcun provvedimento né di giunta municipale né di responsabile di settore. Ma la speranza c’é. Intanto, individuiamo il sito più idoneo ove installare la nostra “casa dell’acqua”. Segnalatelo a questo blog. Ponte, lì 18 marzo 2014 giacomo de angelis
un modello di "casa dell'acqua"

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