Ti avevo
salutato in ospedale; e anche in tale occasione, e nonostante il Tuo disagio
fisico, avevi risposto –come tuo solito- con un
preliminare sorriso.
Sei stata
una persona semplice e di poche, ma chiare parole, Giuseppe.
E poche, e
chiare (almeno spero), saranno le parole con cui ora Ti saluterò, anche perché
rattristato per la Tua cattiva
sorte; una sorte effettivamente perfida.
Sì, perfida perché non ti ha concesso un’altra e diversa opportunità!
Eseguivi il
Tuo lavoro con scrupolo nonostante tutto; nonostante speranze coltivate nel
segreto dei Tuoi pensieri e, probabilmente, nonostante promesse e impegni per
una diversa garanzia lavorativa e economica non mantenuti.
La Tua
presenza nelle nostre strade era una costante quotidiana e, per certi versi,
rassicurante; la Tua discreta persona era intenta allo scrupoloso svolgimento del compito lavorativo assegnato.
Credo che
questa mia sintetica riflessione sarà condivisa dal Tuo collega e amico
Antonio.
E sono
convinto che analogo riscontro riceverà anche dai Tuoi “allievi”, quelli del
progetto Garanzia Giovani che hanno condiviso con Te e Antonio il loro
tirocinio formativo: Marco Barricelli, Emanuele Corbo e Vincenzo Mazzarelli.
Anche le
fotografie che mi hanno gentilmente fornito dimostrano il rispetto e l'amicizia
maturati nei sei mesi di tirocinio:
…. ma sono
sicuro che questa mia sintetica riflessione sarà condivisa anche da altri
concittadini che Ti hanno conosciuto o semplicemente incrociato mentre eri
intento nel Tuo impegno lavorativo.
Il nostro
affettuoso saluto, Giuseppe!
Colgo, infine, l'occasione anche per comunicare che la SS. Messa di trigesimo sarà celebrata giovedì 27 aprile -ore 18,30- nella Chiesa di San Modesto in Benevento.
Ponte, 24 aprile 2017 giacomo de angelis
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