Ricordate la questione dell'improvvisa torbidità dell'acqua potabile?
Ricordate le perplessità, legittime e non strumentali, che l'evento provocò negli utenti?
Ebbene, dopo oltre due mesi dall'evento e dall'inoltro di una richiesta di notizie, è davvero incomprensibile che in merito non ci sia stato nessun comunicato né da parte del gestore del servizio (la Gesesa spa) e né da parte del Comune.
Ad oggi, gli utenti che hanno utilizzato l'acqua torbida non sono stati informati sulle ragioni di tale inconveniente -forse anche pregiudizievole- e né rassicurati.
E' normale questo?
Non credo.
Solo silenzio, nonostante qualche richiesta di chiarimento inoltrata al Comune:
e nonostante argomentati interventi su facebook e su qualche quotidiano:
Stupisce soprattutto il silenzio del Sindaco, che oltretutto è anche un medico e che sa che la torbidità dell'acqua potabile non è una circostanza "rassicurante" per la salute.
Non stupisce più di tanto, almeno me purtroppo, il silenzio del gestore del servizio idrico integrato, la Gesesa Spa, che si è pure candidata -con sponsorizzazione politica- per diventare -unitamente all'Alto Calore (mamma, mamma!)- il gestore unico del servizio idrico territoriale (province di Avellino e Benevento).
Intanto, quale la causa scatenante della torbidità?
E' circolata l'ipotesi che la causa sia stata la trivellazione in atto (almeno fino a qualche giorno fa) presso l'edificio della scuola secondaria di 1° grado, che avrebbe potuto toccare la falda del vicino pozzo che fornisce acqua potabile alla rete cittadina:
Come detto, Gesesa e Comune si sono avvalsi della facoltà di non rispondere, ma l'ipotesi di un incidente di trivellazione sembrerebbe essere avallata dalle analisi -peraltro effettuate con inusitata celerità rispetto alla consuetudine- dapprima al Serbatoio Ripa di Via Venditti in data 18 gennaio (giorno susseguente alla torbidità!!) e poi al "Pozzo Scuola Media" il 30 gennaio, anche se ufficialmente tali esami analitici sono stati classificati come "controlli di routine"!!!???
Però, prudenzialmente, nelle prime ore della mattinata del 18 gennaio, e prima del prelievo del campione d'acqua al Serbatoio Ripa, c'è stato lo scarico dalla rete idrica cittadina d'acqua potabile (!?).
Questo lo scarico dal bocchettone di Piazza epitaffio:
Questi gli esiti dei controlli: QUELLO DEL SERBATOIO RIPA:
... E QUELLO DEL POZZO SCUOLA MEDIA; comunque in merito a questo controllo di routine, sorge spontanea una domanda: PERCHE' IL PRELIEVO E' STATO EFFETTUATO DOPO BEN TREDICI GIORNI DALLA TORBIDITA'?
Ad ogni modo, due "controlli di routine" così ravvicinati non ne ho finora trovati nell'apposita cartella del sito istituzionale del Comune; non solo, ma è la prima volta che controlli di routine sono pubblicati a stretto giro di posta, cioè dopo -rispettivamente- solo due e sei giorni dal prelievo del campione, come si può intanto rilevare da questo prospetto degli ultimi controlli di routine:
Dunque, due controlli ravvicinati e immediatamente pubblicati!
Fanno pensare e malignare?
Sì!
In effetti, la torbidità aveva creato preoccupazione e occorreva quindi agire in fretta, per conoscere la reale situazione di potabilità dell'acqua.
Inoltre, occorreva anche creare i presupposti da documentare e esibire semmai vi fosse stata una richiesta di chiarimenti da parte di qualche autorità superiore.
Tuttavia, e per chiudere questa pagina, in questa ricostruzione ho constatato che è la prima volta che la Gesesa ha effettuato un controllo di routine al Serbatoio Ripa.
Questa circostanza sorprende giacché -considerando che il serbatoio eroga l'acqua a quasi l'intera utenza- tale controllo dovrebbe essere periodico quanto sistematico!
Se sbaglio mi "corrigerete".
Ponte, 31 marzo 2017 giacomo de angelis
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