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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

domenica 18 settembre 2016

Sembra che la GESESA SpA abbia ricevuto anche le chiavi della città.





Pioggia di solleciti di pagamento sugli utenti pontesi? Così sembra a sentire le lamentele di numerosi utenti del servizio idrico integrato.

Se tali solleciti sono motivati e suffragati dai fatti, nulla questio. Nessuna lamentela e protesta è condivisibile. 

Occorre pagare il dovuto!

Però, se i solleciti inviati non sono motivati e legittimi -come sembra nella maggioranza dei casi- una qualche tutela va pur chiesta e attivata.

Può capitare un errore nella gestione di tante utenze, ma c'è pur un limite alla elementare "decenza e ortodossia amministrativa"!

Il mio caso, ad esempio.

Pochi giorni fa -e con raccomandata- la Gesesa mi ha sollecitato il pagamento di due bollette: una emessa il 14 gennaio scorso ed un’altra emessa il 1 dicembre del lontano 2014.



Ebbene, per quanto riguarda la prima, è vero che non ho provveduto al suo pagamento, ma è altrettanto vero che -non avendola ricevuta- ho, e a più riprese ed anche con raccomandata, chiesto l’invio di una copia:

LA PRIMA


LA SECONDA


LA TERZA



Ebbene, per tutta risposta, la GESESA m'indirizza non la copia della bolletta bensì il sollecito al suo pagamento con conseguente avviso di mora (e minacciando finanche il distacco della fornitura)!!!???

Per quanto, poi, concerne la seconda fattura che non avrei pagato, devo evidenziare che, con fattura avente pari data e relativa la 3° quadrimestre 2014, la Gesesa Spa mi ha chiesto il pagamento di ben € 154,91 che ho regolarmente pagato. 
Trattasi di un evidente errore contabile della Gesesa. 
Peraltro, appare francamente strana una bolletta in cui la data di pagamento coincida con quella di emissione:



Questo è il mio caso, più o meno analogo a quello di altri utenti; anche di quelli che hanno chiesto chiarimenti sulla legittimità delle richieste di pagamento -tra l'altro- del canone della depurazione (nonostante l'interruzione di tale servizio a causa del nubifragio del 14/15 ottobre), ma che si sono visti recapitare il sollecito con messa in mora.

Altri utenti si sono visti recapitare raccomandate con cui si sollecita il pagamento di bollette già pagate!!! 

Davvero incomprensibile!

Ma in tutto questo bailamme, il nostro Comune cosa sta facendo per fare chiarezza e tutelare i suoi concittadini?

Ci arriverò dopo.

Ora intendo evidenziare la spudoratezza (sì, la cosiddetta "faccia tosta") della Gesesa che non rispetta neppure quelle REGOLE che lei stessa si è data con la cosiddetta Carta dei servizi.

Eppure ha la sfrontatezza di invitare i suoi bistrattati utenti a consultarla. Lo fa alla pagina due:


Lungi da me la tentazione di mettere in discussione le capacità dei dipendenti della Gesesa, ma -alla luce dei fatti e MISFATTI- credo che a dover consultare tale disciplinare dovrebbero innanzitutto gli operatori della Gesesa, autori dei solleciti e della messa in mora, che violano fondamentali norme della Carta dei servizi!

Violano il preliminare punto 1.6 intitolato "Chiarezza nelle informazioni" che così recita: "La GESESA SpA persegue il fine di essere sempre più chiara nelle informazioni all'utenza sia nei rapporti contrattuali che nelle prestazioni. ..... ".

Violano pure il punto 4.7 intitolato "Risposta alle richieste scritte dai Clienti" secondo cui "In caso di istanza e richieste di informazioni per iscritto da parte dei Clienti gli uffici della GESESA SpA risponderanno per iscritto entro e non oltre trenta giorni dalle richieste. ....." . 

E purtroppo violano il punto 5.3 "Morosità" secondo cui "In caso di morosità la GESESA SpA provvede:

a) A comunicare al Cliente l'importo insoluto su tutte le fatture successive;
b) Ad inviare una nuova richiesta di pagamento entro 60 giorni dalla scadenza delle fatture insolute;
c) ..... .

Non solo, ma per quanto concerne i reclami, violano anche il punto 8.1 "La gestione dei reclami" che al comma 2 recita: "Per ciascun richiamo il Servizio Clienti della GESESA SpA, entro 30 giorni dalla ricezione, provvede ad informare il Cliente dell'attività svolte, delle soluzioni adottate e delle possibilità di appello in arbitrato e delle possibilità di appello in arbitrato".  

INSOMMA, LA GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO DA PARTE DELLA GESESA "FA LETTERALMENTE ACQUA!".

Cosa consigliare agli utenti che si sono visti recapitare tali immotivati solleciti con conseguente messa in mora?

Io, per quanto mi concerne, contestò quello indirizzatomi e mi stuzzica la tentazione di appellarmi alla previsione del punto 10 della richiamata Carta dei servizi, quello riguardante il RIMBORSO FORFETTARIO PER IL MANCATO RISPETTO DEGLI IMPEGNI: "Qualora il Cliente riscontri un'inadempienza della GESESA SpA rispetto agli impegni presi con la presente "Carta" lo stesso, previo istanza, potrà richiedere l'indennizzo di € 25,00 (Venticinque/00) per il mancato rispetto degli standard dei servizi. ..... ".

Allo scopo sarà comunque opportuna la tutela di un legale o di un'associazione che tuteli i consumatori.

Per quanto mi concerne, e come per la vicenda del rimborso del canone della depurazione nel 2010, ho già interpellato il presidente del Movimento Difesa dei Consumatori, l'avvocato Vincenza Stefanucci, per valutare la possibilità di un'azione di tutela generale degli utenti.

Vedremo.

Ad ogni modo, tutto questo perché il nostro  Comune tace; tacciono i suoi uffici e i suoi amministratori.

E a tal riguardo indico a costoro -a mò di esempio- l'iniziativa del Comune di Molinara, il cui sindaco Giuseppe Addabbo è prontamente intervenuto nel momento in cui ha ritenuto che la GESESA avesse leso gli interessi dei suoi concittadini.

Ha dapprima diramato un avviso a non pagare le bollette irregolari e, poi, si è prontamente attivato per un incontro chiarificatore con la GESESA SpA:

QUESTO IL PRIMO INTERVENTO, PUBBLICATO SU IL MATTINO DEL 1 SETTEMBRE 2016




QUESTO IL SUCCESSIVO "PASSO"!!!! ARTICOLO PUBBLICATO SU IL MATTINO IL 2 SETTEMBRE 2016 
Nella vicina comunità di Foglianise, invece, considerato l'immobilismo del Comune e del sindaco, a mobilitarsi è stata la minoranza consiliare:
Articolo sul SANNIO Quotidiano dell'8 settembre 2016
Ma a Ponte?????

Ponte 18 settembre 2016                      giacomo de angelis


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