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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

mercoledì 18 maggio 2016

Nel settimo della scomparsa di Padre Pier Crisologo.

                     


Alle ore 18,00 di domani, giovedì 19 maggio, nella Chiesa Sant'Anastasia Martire sarà officiata la Santa Messa in suffragio di Padre Pier Crisologo Botte:


Questa la notizia di questo post, ma colgo l'occasione per dare il meritato risalto ad una gratificazione che si deve a Padre Pier Crisologo, sebbene postuma.

In altri post, in ultimo in quello dell'11 c.m., ho accennato alle opere di bene compiute da Padre Pier Crisologo. Beneficenza costante e consistente per i meno fortunati, anche a costo di sue personali rinunce.

Ad attestare questa sua attenzione è, tra le altre testimonianze, la lettera indirizzata lo scorso 22 aprile al "reverendo e caro don Piercrisologo" da Don Michele Antuoro, Direttore nazionale della Pontificia Opera dell'Infanzia Missionaria:

Le riconoscenti parole espresse da Don Michele Antuoro attestano la generosità e l'attenzione avuta e concretizzata in fatti dal Parroco di S.Anastasia Martire, non solo per il suo gregge (per i suoi parrocchiani) ma anche per i "dispersi" nei confini più lontani della terra, in ossequio all'invito di Papa Francesco per una  Chiesa che si preoccupi di tutti e non solo di pochi.

Ebbene, è il caso di evidenziare che Padre Pier Crisologo -prima ancora della venuta di Papa Francesco e dei suoi inviti- aveva già graduato in tale direzione la sua bussola di Sacerdote.

E così, credo, anche per gli ultimi inviti di Papa Francesco,
a) quello di due giorni fa (il 16 maggio) quando -aprendo l'assemblea dei Vescovi italiani- il Papa ha chiesto ai preti di vivere in modo sobrio, spiegando che il sacerdote è uomo di pace, di relazioni, con una vita semplice, sempre disponibile per la gente. Non è un burocrate o un anonimo funzionario, non mira all'efficienza né si scandalizza per la fragilità dell'animo umano. E parlando delle strutture e dei beni economici, il Papa ha invitato i Vescovi a "mantenere soltanto ciò che serve per l'esperienza di fede e carità del popolo di Dio";
b) e quello di ieri, quando nel corso della santa messa del mattino a Casa Santa Marta il Papa ha sottolineato che la strada indicata da Cristo è il servizio, ma spesso nella Chiesa si cercano potere, soldi e vanità.

"Occhio!", ammonisce il Papa. 
Ponte, 18 maggio 2016                              giacomo de angelis

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