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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

giovedì 29 gennaio 2015

GAZZETTA di BENEVENTO: palestra abbattuta, ma parcheggio dimenticato // parco giochi (non asilo nido) naufragato




NELL'EDICOLA DI VIA G. OCONE TROVERETE L'ULTIMO NUMERO DI 

GAZZETTA di BENEVENTO

UN EURO, DUE ARTICOLI!  



I DUE ARTICOLI:

A) la palestra della scuola primaria (già elementare) è stata abbattuta.
Tralasciando ogni ulteriore commento sulle "capacità" di COLORO che hanno progettato e deliberato di spendere una barca di soldoni per far realizzare una pubblica struttura SOLO per il gusto di farla poi ... ABBATTERE (utilizzando, peraltro, BEN 61 mila euro che erano stati destinati all'adeguamento della struttura scolastica), ORA ci si chiede perché non si provvede ad adattare lo spazio recuperato per far fronte alle IMPELLENTI esigenze di parcheggio nei CRUCIALI momenti dell'entrata e dell'uscita da scuola?

Oltretutto, è già pronto il varco secondario che -al riparo dal transito di automobili- può accompagnare alunne ed alunni al sottostante "parcheggio"

Basterebbe collocare in altro sito i "residui" della palestra e qualche rifinitura e lo spazio ricavato può diventare un idoneo (anche se provvisorio) parcheggio 




B) Sono stati praticamente "buttati a fiume" 108 mila euro per realizzare un parco giochi in zona non frequentata e sulla sponda del fiume Calore.

Le giostrine, peraltro donate dall'ex proprietario del terreno, meriterebbero opportuna manutenzione. Più preoccupante è la situazione critica e pericolosa causata dall'immancabile azione vandalica perpetrata a danno dei servizi igienici; i vetri penzolanti dal telaio della porta e quelli sparsi per terra costuiscono un pericolo. 

Nessuno vede, nessuno interviene.







che spettacolo!!!

la porta vandalizzata



spuntoni di vetro, pericolosi per piccoli ed adulti








all'ombra dei ... rovi



i rovi che fanno pericoloso capolino nel parco giochi







lo "spinoso" confine (che separa l'area giochi dal fiume)

qualche mimetizzata insidia su cui poter inciampare



pezzi  vaganti; ulteriori insidie per i piccoli frequentatori

INTANTO, NELL'AREA CHE ERA STATA PUR SUGGERITA PER LA REALIZZAZIONE DEL PARCO GIOCHI E' NATO "UN ALBERO DI TRENTA PIANI" (parole prese a prestito da una bellissima quanto lungimirante canzone di Celentano)


Viva l'Italia, viva Ponte!

Ponte, 29 gennaio 2015                              giacomo de angelis

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