Ma è normale, è nei limiti di legge la presenza di tanto sedimento calcareo nei filtri dei rubinetti dell'acqua potabile?
E' normale, poi, che si debba pulire i filtri dei rubinetti con frequenza bisettimanale?
Queste le immagini:
A) quelle scattate il 3 gennaio 2015:
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rubinetto della vasca da bagno (foto n.1) |
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rubinetto della vasca da bagno (foto n. 2) |
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rubinetto della cucina (foto n. 1) |
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rubinetto della cucina (foto n. 2) |
B) quelle del 20 gennaio 2015 (17 giorni dopo il primo test):
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solito rubinetto della cucina (1^ foto) |
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Solito rubinetto della cucina (2^ foto)
Poiché la presenza di calcare nell'acqua potabile crea -come noto- pregiudizio al funzionamento ed alla stessa manutenzione/cura degli elettrodomestici (in primis, lavastoviglie, lavatrici e caldaie), spero che il gestore del servizio idrico cittadino (Gesesa Spa) ed anche i nostri amministratori comunali diano una risposta rassicurante.
Intanto, ed a proposito di controlli sulla potabilità dell'acqua, presumo che la Gesesa stia dando esecuzione al contratto di servizio e la normativa statale (D.lgs 31/2001 e sue modifiche ed integrazioni) laddove le impone l'effettuazione di periodiche analisi dell'acqua per verificarne l'integrità sia dal lato chimico e organolettico che dal lato batteriologico; presumo anche che l'esito di tali verifiche siano state comunicate con cadenza trimestrale al Comune.
Ad ogni modo, perché il Comune non provvede a pubblicarne gli esiti sul proprio sito istituzionale? Ciò non solo per ragioni di opportunità, ma anche per ragioni la trasparenza che la normativa prescrive per la gestione di servizi pubblici.
Ponte, 24 gennaio 2015 giacomo
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