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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

sabato 5 luglio 2014

MARCIAPIEDI CON ... INSIDIE




Via G.U. Domenico Ocone (ex Via Ripagallo), con marciapiedi insidiosi

Dopo aver posto all'attenzione di chi segue e partecipa alle pubblicazioni di questo blog la pericolosità dei dissuasori stradali che non dissuadevano, dei cartelli della segnaletica stradale ad "altezza di testa", documento ora quelle che ritengo essere altre ...  "mine antipedoni" da disinnescare.

Ne ho individuato alcune sui marciapiedi ed altri passaggi pedonali; risaltano tuttavia quelle di uno dei due marciapiedi della ex Via Ripagallo (ora scissa in Via Ripagallo e Via G.U. Domenico Ocone), anche perché per la loro centralità cittadina sono quelli più ... calpestati.

Il marciapiede insidioso, comunque, è quello lato fiume, per intenderci.

Sebbene mimetizzate nella pavimentazione di questo marciapiede, si possono comunque notare insidiose sconnessioni di mattonelle e qualche subdolo avvallamento nella 
pavimentazione, in alcuni casi, piccole buche.
Mattoncini "fuori sede"


Contestualizzazione dei mattoncini fuori sede


Buca!


Stessa buca zummata

Panoramica della solita buca

Altra buca

Una sua immagine panoramica




Avvallamento

Avvallamento zummato


Insidioso intoppo

Altro poco visibile, ma insidioso bordo

Addirittura una pericolosa barretta di metallo su cui .... inciampare o cadere

Prescindendo dalle cause che le hanno -e da anni- originate, queste precarietà costituiscono effettivamente una fonte di pericolo, un ostacolo che può provocare banali ma anche rovinose cadute (e non manca qualche precedente); e ciò, soprattutto quando -nelle ore serali e con una inadeguata illuminazione pubblica- tali precarietà diventano più insidiose perché poco visibili o non affatto visibili.

A caratterizzare ulteriormente (e, certamente, non positivamente, direi) il marciapiede di Via Ripagallo è anche un'altra anomalia: la (geniale) decisione di "piazzare" al suo centro delle piante, anche quelle che poi producono dei frutti.

E così, non solo si è ristretto il passaggio costringendo i pedoni a zigzagare tra piante e pali della segnaletica o della pubblica illuminazione, ma -sotto queste "piante fruttifere"- occorre anche schivare i frutti che intanto si sono spiaccicati sul marciapiede. 


















E' effettivamente una situazione alquanto paradossale.

E chissà i "cattivi pensieri" che passano nella mente di chi deve percorrere questi tratti del marciapiede con una carrozzina per neonati o con una carrozzina per disabili?

E' vero che l'alternativa potrebbe essere l'altro marciapiede, quello adiacente, ma tale soluzione di ripiego è ... normale?

Ponte, 6 luglio 2014      giacomo de angelis

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