BENVENUTI

La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

mercoledì 9 novembre 2016

Le gabelle pazze della Gesesa: "Solo chiacchiere e niente fatti!".









Io non ci credo!

Una dichiarazione intempestiva rispetto ai fatti, probabilmente rilasciata per .... attestare un attivismo inesistente.

Oltretutto, a distanza di circa 20 giorni dalla pubblicazione di tale "minaccia" non risulta che il sindaco Meola e la sua giunta abbiano assunto i consequenziali e necessari provvedimenti (a meno che tali iniziative non figurino tra quelle che -pur adottate da svariato ... tempo- sono ancora in attesa di essere rese pubbliche).

Ad ogni modo, il Comune ha ben altri strumenti per richiamare alla correttezza la Gesesa e tutelare i suoi cittadini!

Altri Comuni ed i loro sindaci, infatti, si sono mobilitati con sollecitudine con precise richieste ed hanno ottenuto già i primi risultati: sospensione delle erronee fatture! 


SANNIO QUOTIDIANO DEL 3 SETTEMBRE 2016


SANNIO QUOTIDIANO DEL 21 SETTEMBRE 2016


SANNIO QUOTIDIANO DEL 3 OTTOBRE 2016
                     

Sulla vicenda c'è stato anche l'intervento del MOVIMENTO DIFESA del CITTADINO che -con dettagliata comunicazione- ha invitato e diffidato la GESESA spa alla immediata sospensione della illegittima procedura di messa in mora attivata, operando una più attenta verifica delle situazioni contestate al fine di evitare inutili apprensioni negli utenti che intanto pur avevano provveduto al puntuale pagamento delle bollette.

Con l'occasione, il MOVIMENTO DIFESA del CITTADINO ha invitato l'Ente Comunale, per quanto di sua competenza, ad espletare sulla vicenda il dovuto controllo a tutela degli utenti/cittadini:

                               

SANNIO QUOTIDIANO DEL 13 OTTOBRE 2016


Purtroppo, ancora una volta, emerge con tutta evidenza l'approssimazione del Comune per quanto concerne anche la gestione del servizio idrico cittadino. 

Spiace dirlo, scriverlo e ripeterlo, ma i fatti questo purtroppo attestano.

Non solo non si sono prodigati per stoppare la Gesesa quando è emersa l'infondatezza dei solleciti di pagamento emessi pur mancandone i presupposti, ma fingono d'ignorare anche altre ANOMALIE che la Gesesa sistematicamente mette in atto violando le disposizioni del contratto di servizio e violando addirittura la vigente normativa ed anche il buon senso allorquando chiede, o meglio, pretende il pagamento del canone della depurazione quando tale servizio non è effettuato.

Su quest'arbitrarietà della condotta della Gesesa il SILENZIO è TOMBALE!

Come si legge nell'allegata nota di risposta indirizzata ad un utente pontese che lamentava le suddette ANOMALIE, la Gesesa dichiara addirittura che le disposizioni contrattuali, peraltro alla base dell'affidamento (nota bene: oltretutto ILLEGITTIMO!!!!) della gestione del servizio idrico, sono state "superate da nuove normative imposte dell'Autority". Un'interpretazione davvero bizzarra della normativa e delle procedure che la legge pur richiede: 


Ma ancor più incredibile è la meschina furbizia con cui insistono nel pretendere il pagamento del canone della depurazione a gran parte degli utenti cittadini, sebbene le loro utenze non raggiungano il depuratore comunale:

 
Come si leggerà nella nota firmata da un non meglio identificato "UN PROCURATORE", il presupposto per il pagamento del canone sarebbe (uso il condizionale perché questa tesi è davvero comica) "il collegamento del collettore fognario nell'impianto di sollevamento". 
INSOMMA, poco importa, poi, se l'impianto non funzioni!!!!!

Per la cronaca, e come le foto documentano, l'impianto di sollevamento NON FUNZIONA e non pompa il liquame fognario nel depuratore comunale!

E perché, dunque, gli utenti devono pagare il canone depurazione, Sig. "UN PROCURATORE"?

ED ANCHE SU QUESTA VICENDA IL COMUNE FINGE DI NON SAPERE. 
EPPURE LE NOTE DEGLI UTENTI CHE LAMENTANO TALE ASSURDITA' SONO INDIRIZZATE PURE AL COMUNE.

E COME SI FA A NON SAPERE?

INTANTO LE ACQUE FOGNARIE SONO SMALTITE DIRETTAMENTE NEL FIUME, ALLA FACCIA DELL'AMBIENTE.

UNA SITUAZIONE QUESTA CHE PERDURA -ALMENO- DAL 15 OTTOBRE 2015, COME HO DOCUMENTATO.

ECCO, INVECE, COME SI PRODIGANO ALTRI COMUNE A TUTELA DEI PROPRI CONCITTADINI:

SANNIO QUOTIDIANO MARZO 2016

INTANTO QUESTE LE IMMAGINI DELL'IMPIANTO DI SOLLEVAMENTO DEGLI ULTIMI GIORNI. 

SCARICA DIRETTAMENTE NEL VICINO FIUME, ALTRO CHE POMPARE IN DIREZIONE DEL DEPURATORE!

SITUAZIONE DEL 30 OTTOBRE 2016


                     SITUAZIONE DEL 3 NOVEMBRE 2016


SITUAZIONE DEL 4 NOVEMBRE 2016


SITUAZIONE DEL 5 NOVEMBRE 2016

 




ALL'IMPROVVISO, LA COLORAZIONE DEL LIQUAME DIVENTA BIANCASTRA:




                      SITUAZIONE DEL 6 NOVEMBRE 2016

 

                      SITUAZIONE DEL 7 NOVEMBRE 2016



 

                    SITUAZIONE DEL 8 NOVEMBRE 2016





Ponte, 9 novembre 2016                                giacomo de angelis
































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