Siamo a oltre tre mesi dal nubifragio dello scorso 14 ottobre e ... ancora c'è da fare per ripristinare la normalità e rassicurare i concittadini che più di altri hanno subito danneggiamenti:
IL PONTE DI COLLEGAMENTO CON SAN LORENZO MAGGIORE E ....:
PALAZZO ARCOBALENO E DINTORNI:
Siamo consapevoli, comunque, che per porre rimedio alle tante precarietà occorra tempo nonché tanta pazienza, a causa delle articolate procedure che da sempre caratterizzano la burocrazia, soprattutto in occasione di eventi straordinari.
Ma se ciò può valere per la progettazione, la programmazione e la realizzazione di consistenti lavori di messa in sicurezza etc etc, si presume -come d'altronde alcuni concittadini hanno a più riprese fatto osservare- che ciò non debba valere per interventi più semplici come, ad esempio, la pulizia di un marciapiede o di un qualsiasi altro passaggio pedonale.
E come dar torto a costoro? Effettivamente taluni marciapiedi sono ancora intrisi di fango o di semplici residui che la pioggia non riesce a scrostare. C'è necessità, dunque, di un intervento!
Tale situazione ovviamente rende problematico il transito dei pedoni, che -per evitare inconvenienti- devono prestare la massima attenzione, soprattutto nelle giornate umide e piovose quando la pavimentazione dei marciapiedi è particolarmente viscida.
Ho documentato alcuni punti particolarmente critici:
quello di Via Gr.Uff.Domenico Ocone (Sannio Truck):
Credo che una considerazione particolare vada spesa per la situazione del e sul viadotto ferroviario.
All'oggettiva precarietà di un viadotto stretto e privo di "salvaguardia per i pedoni" (è di qualche giorno fa la notizia dell'investimento di una signora, che fortunatamente non sembra aver subito gravi conseguenze), s'aggiunge ora un'ulteriore difficoltà rappresentata dalla necessità di evitare di calpestare il viscido fango:
Ponte, 12 febbraio 2016 giacomo de angelis
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