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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

sabato 21 giugno 2014

TRE ORDINANZE, MA I CORDOLI SONO ANCORA LI'!

Dopo anni, ben tre, di sonnecchiante indifferenza alle preoccupazioni che pur erano state manifestate sull'inopportunità e pericolosità dei cordoli in gomma, dei cosiddetti dissuasori stradali, all’improvviso –proprio al mutar dell’amministrazione comunale- la vicenda e la loro sorte hanno originato nel giro di pochi giorni ben tre ordinanze, due del responsabile del settore vigilanza ed una del neo sindaco.

Questa Finestra era rimasta ferma alla prima ordinanza –alla n° 13 del 5 giugno 2014- con cui il responsabile vigilanza ha “ordinato” la immediata rimozione dei cordoli perché ne era stata accertata la pericolosità per la pubblica incolumità. 

Ed in merito si era dato risalto alla decisione. Poi, però, dopo soli quattro giorni il responsabile del servizio vigilanza ha emesso un'altra ordinanza –la n° 14 del 9 giugno 2014- con cui ha revocato la prima.

Con evidente sorpresa è stata effettivamente accertata all'albo pretorio tale circostanza, ma l'ordinanza di revoca non spiega le ragioni di tale decisione. 

E prescindendo dalla mancanza di qualsiasi opportuna e prescritta motivazione, chi ha seguito la vicenda si è ovviamente domandato cosa fosse intanto successo per originare il ripensamento, il dietro front. 

Forse i cordoli non pregiudicano più la pubblica incolumità?  

No, no. Nulla di tutto questo. Semplicemente un pò di sana frenesia e ... confusione in chi ha redatto ed adottato i provvedimenti ed in chi li ha poi catalogati per la pubblicazione all'albo pretorio.

Il responsabile vigilanza ed il sindaco hanno dovuto semplicemente rimediare ad una "invasione di campo". La competenza ad adottare l'ordinanza di rimozione dei cordoli era del sindaco e non del responsabile vigilanza. Tutto qui.

Ad alimentare poi la confusione è stato un altro evidente errore, quello della pubblicazione dell'ordinanza "riparatrice" del sindaco (la n° 15 del 12 giugno 2014) che, infatti, è stata registrata all'albo pretorio al n° 395 come "AUTORIZZAZIONE SPARO FUOCHI PIROTECNICI" (!!??). 

Solo l'esame di tutti i provvedimenti in pubblicazione all'albo pretorio ha poi permesso di chiarire l'arcano. Infatti, chi mai avrebbe potuto immaginare che alla voce "autorizzazione sparo fuochi pirotecnici" fosse stata registrata e pubblicata l'ordinanza sindacale riguardante i cordoli.

Ma, se vogliamo dirla tutta, le anomalie non finiscono qui.

Infatti, per semplificare il suo lavoro, chi ha redatto l’ordinanza del sindaco -non solo non ha fornito alcuna spiegazione sulla sovrapposizione di ordinanze di rimozione e revoca- ma ha ritenuto di poter copiare quella precedentemente adottata il 6 giugno dal responsabile vigilanza, quella che disponeva la rimozione dei cordoli.

E così ha finito per copiare anche ciò che non andava copiato, cioè i richiami normativi, riferiti alla competenza dei responsabili dei servizi (il combinato dispositivo di cui agli artt. 107 e 109 del D.Lgvo 267/2000) e non a quella del sindaco (tra gli altri, gli artt. 50 e 54 del D.Lgvo 267/2000). 

Vabuo'! Ma chi va a controllare queste... "sciocchezzuole"!

Eppure, ... 

Tuttavia, nonostante questo susseguirsi di ordinanze e nonostante siano trascorsi oltre dieci giorni dall'ultima ordinanza, quella "competente" ordinanza del sindaco, i cordoli non sono stati ancora rimossi.

A quando la loro rimozione?

Ponte, 21 giugno 2014                               giacomo de angelis















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