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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

venerdì 27 aprile 2018

Il mio ricordo di Coloro che non sono più tra noi: il Sig. Giuseppe Piccirillo e la Sig.ra Rita Castelluzzo.





Nel giro di pochi giorni, il nostro paese ha vissuto due lutti, quello del Sig. Giuseppe PICCIRILLO e quello della Sig.ra Rita CASTELLUZZO, che però hanno fatto seguito ad altri più o meno recenti: …. Vera BARCA, Salvatore NAVE, Pino CIOTTA, Maria DE CICCO…

In una comunità piccola come la nostra, la morte di uno di noi è un evento che non può passare inosservato per i legami di parentela, di amicizia e di vicinanza.

La partecipazione al lutto, poi, è un’attestazione di vicinanza e solidarietà per i familiari e di saluto e rispetto per coloro che lasciano questa vita terrena.

Partecipazione c’è stata anche in queste occasioni.

E’ notorio che in tali momenti di raccoglimento e anche preghiera si ha l’opportunità di riavvolgere il nastro delle nostre esistenze per rivedere e far rivivere, con i ricordi del passato, Coloro che non sono più in vita.

A me capita. Anche per questi ultimi lutti ho riavvolto il nastro e ho avuto riprova che tutti hanno lasciato ricordi positivi.

Mi soffermo -ora, e a caldo- sui ricordi da me rielaborati in questi giorni sulle Persone del Sig. Giuseppe e della Sig.ra Rita, gli ultimi ad averci lasciato.

E lo faccio per fissarli prima che il tempo, gli anni mi scoloriscano il nastro della mia labile memoria.

Il Sig. Giuseppe è stato un bel riferimento della mia adolescenza.

Nel portamento e nella sua dialettica ricordava –a me che provenivo dall’Australia- un vero Gentleman, con l’immancabile giacca.  

Persona che nei primi anni settanta, insieme al compianto Pasquale Angelone e all’affabile Mario Caporaso, offrì a me e a tanti altri miei coetanei l’opportunità di improvvisarci giocatori della locale squadra di calcio, la G.S. Ponte (se non ricordo male).

Un impareggiabile trio che con sacrifici e dedizione ci hanno offerto momenti di sana aggregazione e di salutare sport.

Il Sig. Giuseppe, con i Sigg. Pasquale e Mario, mi hanno indicato la buona strada dell’educazione, del rispetto, dell’amicizia e anche della semplicità.

Un bel tesoretto, soprattutto considerando l’attualità.

Grazie, Sig. Giuseppe.

Passo, ora, al mio ricordo della Sig.ra Rita.

Il suo funerale è appena terminato. Anche per Lei ho riavvolto il nastro del tempo passato.

La Sig.ra Rita è stata anche un punto di riferimento del mio piccolo nucleo familiare. Una vicina di casa sempre cordiale, presente e disponibile. Un’Amica a cui confidare finanche qualche malumore, certo di poter poi ricevere il consiglio appropriato.

La ricordo sempre in movimento. Il tempo di gustare l’immancabile caffè e, poi, via di corsa a dispensare presenza, sostegno e anche assistenza alle persone care.

Suo costante riferimento sono stati ragazze e ragazzi della Parrocchia Sant’Anastasia ai quali insegnare il catechismo, con la dedizione e la semplicità che ne hanno caratterizzato l’esistenza.

La sua casa, poi, sempre aperta alle nuove generazioni. Una tradizione familiare tramandata alla figlia Maria.

I giorni della sua lunga e anche complicata patologia sono stati riempiti da ragazze e ragazzi, da adolescenti che hanno reso meno grame le ultime pagine della sua esistenza.

Grazie anche a Te (consentimi il “tu”, cara Sig.ra Rita!).

Affettuosamente, ….. .

Ponte, 27 aprile 2018                                         giacomo de angelis
              




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