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La finestra da sempre rappresenta il luogo più caro di un’abitazione. Consente di controllare, guardare e seguire le vicende del vicinato, di scambiare saluti e di relazionare con passanti e dirimpettai. Insomma, è la postazione per eccellenza di ogni abitazione. Ed analogamente, e con la fantasia che talvolta deve caratterizzare le umane iniziative, questa “Finestra su Ponte” intende essere, diventare –anche con il fattivo contributo di partecipazione, d’informazioni, di materiale, d’idee e d’opinioni di quanti condivideranno l’iniziativa- il “nostro” sguardo su tutto ciò che ci circonda e che ci riguarda da vicino ed anche da lontano. In altre parole, intende diventare un modo tecnologico per relazionare. Le nostre “finestre” non sono ovviamente tutte uguali, hanno infatti una diversa visuale, una diversa prospettiva, come le nostre conoscenze e … “punti di vista”. Ciò è naturale ed è anche la caratteristica e la linfa di ciascuna comunità.

giovedì 28 dicembre 2017

Quanti cittadini conoscono il Piano di Emergenza Comunale? Informiamoci e informiamo!






Abbiamo un Piano di Emergenza Comunale, ma chi ne conosce le direttive fondamentali, quelle finalizzate a tutelare, in primis, l'incolumità, la vita dei cittadini in occasione di eventi calamitosi?

Credo pochi, POCHISSIMI.

Spero di sbagliarmi, ma i fatti, anzi i "non fatti" sembrano confermare questo presentimento.

Non risulta che il Comune abbia effettuato una qualche iniziativa in tale direzione per illustrare alla cittadinanza  un Piano approvato il 29 aprile 2016 e pubblicato all'albo pretorio il 7 giugno 2016.

A porre la questione al Comune, nel tentativo di sollecitare una diffusione delle fondamentali prescrizioni del Piano, è stata l'Associazione Cittadini Socialmente Utili con due distinte comunicazioni, una del 25 agosto scorso e la seconda del 1° dicembre inviate al Sig. Commissario prefettizio:











L'Associazione ha evidenziato che -contrariamente a quanto previsto dal Piano stesso (alla pagina 52, laddove è prevista una comunicazione addirittura periodica alla cittadinanza!!!) nonché da quanto pur disposto dal consiglio comunale in ben due occasioni- nessuna opportuna informazione è stata nel frattempo fornita alla cittadinanza.

Una carenza che oltretutto sorprende se si considera che solo due anni fa il violento nubifragio dell'ottobre 2015 ha creato tanta apprensione nella popolazione, gravi danni a territorio, a beni pubblici e privati e, inoltre, pregiudicato il già labile equilibrio idrogeologico:

Una delle foto simbolo di una tragedia, peraltro, "già conosciuta", visto che nel 1998 ci fu un analogo episodio come la sottostante foto testimonia:



...erano ancora in atto i lavori di realizzazione del condominio!


In effetti, Ponte tace mentre in altre vicine realtà le istituzioni locali hanno organizzato, con la collaborazione di associazioni di volontariato, incontri con i cittadini e nelle SCUOLE:



Ad ogni modo, la mancata comunicazione del piano ai cittadini non sembra essere l’unica anomalia che caratterizza il Piano.

Infatti, dubbi suscitano anche talune previsioni del Piano stesso.

Ad esempio, quelle riguardanti le aree di emergenza (aree di attesa, aree di ricovero e ammassamento).

Nel Piano si legge che le aree di emergenza debbano essere individuate in siti (piazze, slarghi, parcheggi, spazi pubblici o privati ritenuti idonei e non soggetti a rischio evitando cioè: aree alluvionali, aree in prossimità di versanti instabili, di crollo di strutture attigue, incendi boschivi, ecc.) facilmente raggiungibili attraverso percorsi sicuri.

Queste quelle individuate:

CENTRO ABITATO

In Verde le Aree di Attesa; in Rosso le Aree di Ricovero



VADO DELLA LOTA



Ebbene, sembrerebbe che l’individuazione dei siti non tenga nel dovuto conto tale prescrizione.

Analizzando il Piano si rileva che l'individuazione delle Aree di Emergenza è UNICA per TUTTI i RISCHI: frane, incendi, idrogeologico ... e ciò determina una conseguente criticità delle aree a seconda del rischio.

Entrando nel particolare, suscita dubbi l'indicazione dell'Area di Attesa di Via San Benedetto, individuata in un terreno agricolo coltivato e ovviamente privo di idonea pavimentazione e di collegamento idrico; non solo, ma anche l'accesso all'area è davvero critico per via di una profonda cunetta:




















In altri casi l'individuazione non ha tenuto conto delle modifiche che taluni siti avrebbero poi subito a causa di interventi di urbanizzazione, oltretutto programmati e approvati con progettazione esecutiva già prima della redazione del Piano.

E' il caso, ad esempio, dell'Area di Ricovero individuata presso il plesso della Scuola Primaria; l'ampliamento del plesso tuttora in atto ha praticamente compromesso le finalità dell'individuazione: manca ora lo spazio per le tende e per lo svolgimento di altre attività di soccorso:


Ad ogni modo, pochi giorni fa, il 19 dicembre, il Commissario Straordinario ha approvato una specifica deliberazione per l'adeguamento del Piano di Emergenza Comunale e la sua Diffusione. 

In attesa che tale provvedimento si concretizzi, .... informiamoci e informiamo per non vivere nella paura e nell'incertezza!

Ponte, 28 dicembre 2017               giacomo de angelis

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