Giuseppe,
Pinuccio, Peppino,
questi i nomi con cui Ti ho
da sempre chiamato e nominato.
Tre diversi nomi, ma tutti per indicare e
chiamare una sola Persona, un Amico.
Pinuccio,
dopo
la visita di stamane per salutarTi e per esprimere cordoglio e vicinanza alla
Tua Famiglia, ho deciso di scriverTi per fissare nella mente e nel tempo qualche
spontaneo e dovuto pensiero d’affetto.
E scriverTi serve anche a me
per elaborare la Tua dipartita.
Sono pochi pensieri, ma –e
Tu mi conosci- sono sostanziali, sinceri e non di circostanza; siamo molto concreti e
diretti, noi due.
La triste notizia, quella
del Tuo decesso, l’ho intuita e, poi, temuta.
E’ arrivata comunque inaspettata,
anche se purtroppo la Tua situazione clinica era oramai critica.
La Tua notoria determinazione e
pure l’amore della Tua famiglia non sono bastati per scongiurarla.
Purtroppo, con rassegnazione umana e
cristiana, dobbiamo accettarla.
Sappi -però, Peppino- che le persone care continuano
a vivere, sia pure in un’altra dimensione.
Anche Tu continuerai a
vivere, in ciò che hai realizzato nella
vita terrena e anche nel ricordo e nei pensieri di coloro che hanno condiviso
con Te pagine della Tua vita, in particolare, Famiglia e Familiari tutti che ora
vivono, comunque, il dolore del Tuo distacco terreno.
Sei stata una Persona
perbene, un Amico corretto e disponibile.
Bastano queste poche, ma
significative parole per definirTi e incorniciare ciò che hai realizzato e ciò
che ricorderemo di Te.
A confermare tale opinione sono le
tantissime persone che son venute oggi a salutarTi, e non solo del Tuo paese, ma anche di altre comunità, come quella di
Ponte in cui Tu e la Tua famiglia vi siete inseriti e di cui siete parte concreta,
positiva.
Sul e nel lavoro, poi, caro Giuseppe non hai cambiato personalità e
comportamento; sei stato un affidabile collega che nelle attività svolte ha dimostrato e confermato capacità, responsabilità e correttezza.
E ad esserTi vicino oggi ho visto
tanti Tuoi, nostri, colleghi, a conferma e dimostrazione che hai lasciato ottimi ricordo e esempio.
Giuseppe,
Pinuccio, Peppino,
termina qui la mia scrittura; anche la sintesi era una Tua qualità.
Con affetto.
Ponte, 17 gennaio 2019 giacomo de angelis