La notizia dell’arrivo in Ponte di altri immigrati da alloggiare nell'operante Centro di Accoglienza Straordinaria di Borgo Taverna (Piazza Epitaffio) o in altri da "inaugurare" sta suscitando mobilitazione e
anche perplessità.
Una reazione comprensibile, ma anche condivisibile
soprattutto considerando che lo scorso ottobre il consiglio comunale,
all'unanimità, ha deliberato l'adesione del Comune di Ponte al progetto SPRAR PROPRIO per evitare una tal eventualità.
Infatti, lo SPRAR (Sistema di Protezione per
Richiedenti Asilo e Rifugiati) si caratterizza per una modalità di
accoglienza gestita direttamente dai Comuni che -oltre a garantire veri
percorsi d’integrazione- AVREBBE DOVUTO SALVAGUARDARE il Comune dall’apertura d’altri CAS da
parte dei Prefetti.
Uso il CONDIZIONALE perché, secondo quanto il Commissario Prefettizio
–dott.ssa Olimpia Cerrata- ha dichiarato ad alcuni concittadini nel corso di un
incontro svoltosi il 27 luglio scorso, .... si prospetta l’apertura di qualche
altro CAS.
E sembra che tale eventualità interesserà Piazza Epitaffio e dintorni, che
–come detto- già ne ospita uno.
Se questo è quanto ha deciso il Prefetto e quanto praticamente condiviso dal Commissario "Prefettizio" in palese violazione dei "patti", mi domando se per il Comune e per la sua comunità valga ancora la pena di accollarsi responsabilità, oneri vari e SOPRATTUTTO il costo dell'operazione SPRAR: ben € 255.500,00.
PER FAR FRONTE A TALE COSPICUA SPESA, il Comune ha nel frattempo attivato
la richiesta di specifico contributo, MA ... (e questo è un altro non secondario spunto di riflessione peraltro evidenziato dal sindaco uscente Meola nel corso del dibattito consiliare dello scorso ottobre) COSA SUCCEDERA' se -a progetto avviato- SI DOVESSE INCEPPARE L'EROGAZIONE AL COMUNE DELLE RATE DEL CONTRIBUTO?
COME FARÀ IL COMUNE A MANTENER FEDE AI PAGAMENTI MENSILI PER COOPERATIVA SOCIALE, PERSONALE E .... ?
CON PROPRI FONDI?
QUALI, CON QUESTI ... CHIARI DI LUNA?
COME FARÀ IL COMUNE A MANTENER FEDE AI PAGAMENTI MENSILI PER COOPERATIVA SOCIALE, PERSONALE E .... ?
CON PROPRI FONDI?
QUALI, CON QUESTI ... CHIARI DI LUNA?
A questo punto, mi domando PERCHE' RISCHIARE TUTTO QUESTO se poi lo SPRAR non eviterà l'apertura di altri CAS?
FORSE (O SENZA FORSE) si dovrebbe valutare l'ipotesi di rinunciare allo SPRAR!!!
Insomma, non mancano concreti dubbi che solo un confronto con Commissario e Prefetto potranno chiarire.
Confronto, dunque; ma chi potrà e dovrà rappresentare la comunità ora che il consiglio comunale è stato sciolto?
Suppongo, un apposito COMITATO CIVICO.
Un Comitato ovviamente aperto a tutti i concittadini, ma al
quale dovranno aderire, in primis, il SINDACO e gli AMMINISTRATORI COMUNALI USCENTI poiché legittimati, più di NOI ALTRI, soprattutto qualora si dovrà decidere di rinunciare al progetto (visto che da amministratori in carica lo hanno
deliberato).
E’ FATTIBILE QUESTA IPOTESI?
Intanto il sindaco uscente ha dato la sua disponibilità.
Ora tocca agli altri amministratori e a noi, ma con ... la massima tempestività ovviamente.
Lascio aperta questa Finestra.
Ponte, 3 agosto 2017 giacomo de angelis
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