La scomparsa di Padre Pier Crisologo Botte, Parroco della chiesa Santa Anastasia
Martire, avvenuta l’11 maggio scorso, ha lasciato un “vuoto” nei suoi parrocchiani,
e ora il suo successore non sembrerebbe essere in sintonia con le loro attese,
o di parte di essi.
Infatti, sulla
celebrazione eucaristica per il possesso canonico e l’inizio del ministero
pastorale del nuovo Parroco, Don Alfonso
Calvano, programmata per le ore 18,00 di oggi, sembrano addensarsi nubi di polemiche.
.
Ad annunciarli due “tuoni” (ovverosia, due manifesti) in un
cielo non propriamente sereno, se si
considera l’articolata e complicata dialettica tra i rappresentanti dei
parrocchiani e il Vescovo che pur ha caratterizzato la ricerca del successore
di Padre Pier Crisologo ancor prima della sua scomparsa.
E così, nella serata di ieri o nella
nottata, i tabelloni pubblicitari del
paese sono stati tappezzati con due manifesti; uno dei due manifesti è addirittura
listato a lutto:
Inizio dal primo, indirizzato alla comunità:
Questo, invece, il secondo che, almeno presumo, è indirizzato proprio a S.E. Mons. Michele De Rosa:
E’ di tutta evidenza, a questo punto,
che l’invito del nuovo Parroco a
partecipare alla celebrazione eucaristica non
ha attecchito nell’animo e nella mente di colui e/o di coloro che ha/hanno
deciso questa appariscente quanto clamorosa iniziativa:
Un dato è certo: a motivarlo
e/o motivarli è la non condivisione della scelta del Vescovo De Rosa per l’individuazione
del successore di Padre Pier Crisologo.
Perchè?
Solo perché è stata vanificata l’aspettativa di avere un
Parroco “a tempo pieno”? Un Parroco
che –probabilmente- potesse confermare
alla Parrocchia di S. Anastasia Martire le sue attività e le sue piene funzioni di Parrocchia?
Ad ogni modo, ai pontesi sono peraltro note le iniziative già attivate dai parrocchiani di
S. Anastasia Martire da svariati mesi –ed ancora prima della scomparsa del
precedente Parroco- per evitare che la
loro Parrocchia potesse essere declassata o addirittura soppressa.
A tal proposito si sono susseguiti
incontri e contatti con S.E. Mons. De
Rosa. Ricordo pure che c’è stata una raccolta di firme con centinaia e centinaia di adesioni (sembra, circa 800).
Ciò che i promotori temevano era l’eventualità che la “secolare Parrocchia”
di S. Anastasia potesse diventare una succursale, aperta al culto e ai
fedeli solo la domenica, dell’altra parrocchia del paese. E probabilmente, alla
luce di quanto già starebbe accadendo, tale timore non era infondato.
Oltretutto, il nuovo Parroco, Don
Alfonso Calvano, è già Parroco dell’altra chiesa locale, quella di
S. Generosa Martire; è pure direttore della Caritas Diocesana di Cerreto
Sannita e direttore regionale in Campania della Migrantes.
Insomma un prete molto impegnato.
Che cosa succederà ora?
Lo ignoro e francamente non riesco neppure a immaginarlo.
Ad ogni modo, la festa di oggi sarà certamente caratterizzata anche dai commenti sui due manifesti.
Ponte, 13 agosto 2016 giacomo de angelis